Tra le leggende sarde più misteriose e inquietanti – come ad esempio quella di Sa Coga – particolarmente suggestiva è la storia che ha per protagonista Maria Farranca, una donna brutta e malvagia che secondo la tradizione abitava nei pozzi o lungo i corsi d’acqua. Una favola “nera” nata nell’immaginario popolare dell’Isola per spaventare i bambini e tenerli così lontani da luoghi da sempre considerati pericolosi. 

La leggenda di Maria Farranca, la strega dei pozzi – Secondo la leggenda, Maria Farranca è un’anziana dall’aspetto orribile, con braccia molto lunghe e mani artigliate, sempre pronte ad afferrare i bambini che si allontanano da casa, per gironzolare vicino a pozzi e corsi d’acqua.

Una vera e propria “strega dei pozzi”, che brama di trascinare con sé i piccoli malcapitati che disobbediscono ai genitori, contravvenendo all’ordine di non girovagare per le campagne da soli e di non avvicinarsi a corsi d’acqua, fiumi e fossi e via dicendo. 

Le versioni di Maria Farranca nella tradizione popolare – Il nome più noto della “strega dei pozzi” è Maria Farranca. Ma, nella tradizione popolare sarda, questa donna spaventosa si ritrova anche con altri appellativi:  Maria Abbranca, Maria Branca, Maria Burra, Maria Mangrofa, Mamma ‘e su putzu, Mamma ‘e funtana e Maria Pettenedda.

Sempre secondo la tradizione sarebbe a guardia, tra l’altro, della sorgente de su Cologone, a Oliena, e anche del Canale di Mammarranca, nel Cagliaritano. 

(Unioneonline)

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