È stato rintracciato e arrestato in Sardegna Giuseppe Mastini, noto come "Johnny lo zingaro".

Giuseppe Mastini tra due agenti dopo l'arresto (foto Pili)
Giuseppe Mastini tra due agenti dopo l'arresto (foto Pili)
Giuseppe Mastini tra due agenti dopo l'arresto (foto Pili)

Il latitante, resosi irreperibile lo scorso 6 settembre, stava scontando l'ergastolo al carcere sassarese di Bancali ma, al termine di un permesso premio, non aveva fatto rientro nella struttura.

Le ricerche erano scattate subito con l'impegno di decine di uomini delle forze dell'ordine.

Mastini, 60 anni, non è nuovo alle fughe. Era evaso già nel 1987 e nel 2017. Proprio nell'87 dopo essere evaso aveva assassinato l'agente della Polizia di Stato Michele Giraldi e ferito gravemente il collega Mauro Petrangeli.

Giuseppe Mastini (foto Dutto, Archivio L'Unione Sarda)
Giuseppe Mastini (foto Dutto, Archivio L'Unione Sarda)
Giuseppe Mastini (foto Dutto, Archivio L'Unione Sarda)

Il ricercato, che era da solo, disarmato e non ha opposto resistenza, era nascosto nelle campagne del Sassarese in un casolare di una zona rurale in località Zinziodda e alla cattura hanno partecipato le squadre mobili di Sassari e Cagliari, il servizio centrale operativo di Roma e la sezione investigativa della polizia penitenziaria.

Aveva tentato di rendersi irriconoscibile tingendo i capelli color biondo platino.

Arrestato per favoreggiamento anche Lorenzo Panei, proprietario del villino dove si era rifugiato il latitante. E' un sassarese di 51 anni.

FUGGITO PER AMORE - Alla base della fuga motivi sentimentali. "Sono fuggito per amore, si fugge sempre per amore", ha detto agli agenti che lo hanno catturato. "Ho fatto una grossa fesseria, lo so, volevo proseguire liberamente la mia relazione sentimentale".

Quello stesso giorno in cui aveva fatto perdere le proprie tracce, la compagna di Mastini era stata bloccata dalla Polizia di frontiera mentre si imbarcava da Olbia per lasciare l'Isola. Ispezionata a fondo l'auto e verificata la lista dei passeggeri, gli investigatori si sono convinti che il latitante fosse ancora in Sardegna, ma che avesse intenzione di scappare per raggiungere la donna.

E' stato necessario ricostruire il suo lunghissimo curriculum carcerario per capire chi potesse supportarlo in territorio sardo, tra vecchie conoscenze tra le sbarre e altre amicizie maturate nel tempo,

IL COMPLICE SARDO - Arrestato anche Lorenzo Panei, 51enne sassarese, un uomo con qualche piccolo precedente proprietario dell'immobile di campagna in cui si era rifugiato il latitante. L'uomo è stato portato in Questura e messo sotto torchio dagli investigatori, poi è scattato l'arresto per favoreggiamento. Si ipotizza che sia stato proprio lui a far sparire Johnny lo Zingaro poco dopo aver firmato in Questura alla fine del permesso premio, a poco più di un'ora dall'orario in cui era previsto il suo ingresso in carcere.

"CAMBIARE LEGGE SUI PERMESSI" - Vincenzo Chianese, segretario generale di ES Polizia, nel ringraziare tutti i colleghi che hanno contribuito alla cattura, chiede di cambiare le regole sui permessi: "Questa ennesima evasione del medesimo pericoloso criminale è una delle moltissime prove tangibili del fatto che l'attuale sistema che regola la concessione dei permessi premio ai detenuti non funziona come dovrebbe e va assolutamente cambiato. Ci auguriamo che questo appello non rimanga inascoltato come i precedenti".

(Unioneonline/s.s.-L)

Aggiornamenti da Mauro Pili

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LA CONFERENZA STAMPA DELLA POLIZIA (di Mauro Pili)

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