Diffamazione, calunnia, istigazione a delinquere, violenza privata. Queste le accuse per le quali la Procura di Oristano ha messo sotto indagine i vertici nazionali e sardi di Coldiretti, Ettore Prandini e Battista Cualbu, e il presidente Codacons, Carlo Rienzi.

La vicenda, come spiega il Codacons e conferma Coldiretti, si riferisce alle conseguenze di una denuncia presentata da Salvatore Palitta, presidente del Consorzio del pecorino romano in seguito alle dichiarazioni sul prezzo del latte che sono state rilasciate dai due responsabili.

Il caso "nasce da un esposto presentato dal Codacons all'Antitrust e alle Procure di Roma e Nuoro, nel quale si riportava la denuncia di Coldiretti Sardegna sui prezzi del latte pagati agli allevatori sardi".

Ma, aggiunge Rienzi, "non ci faremo intimidire dalle denunce del Consorzio e continueremo a combattere in ogni sede nell'interesse degli allevatori e dei consumatori, che hanno diritto ad una filiera equa e a prezzi che rispondano al mercato".

"Le accuse mosse a Coldiretti e Codacons dal Consorzio per la tutela del Pecorino romano riguardano in modo diretto la vertenza sul prezzo del latte pagato dall'industria agli allevatori, e sono talmente gravi che varranno ora al presidente Salvatore Palitta una denuncia per calunnia", ha detto poi l'associazione dei consumatori.

"Siamo stati denunciati solo per aver fatto il nostro dovere, ossia difendere i pastori sardi le cui sacrosante rivendicazioni interessano in modo diretto i consumatori, fruitori dei prodotti lattiero-caesari come il Pecorino romano - sottolinea Rienzi - Solo in tale direzione il Codacons è intervenuto con le dovute denunce alla magistratura affinché si facesse chiarezza su un mercato, quello del latte, che deve garantire trasparenza ed equità tra gli operatori".

LA REPLICA DI COLDIRETTI - "Non mi faccio certo intimidire e continuo a combattere per garantire un giusto prezzo del latte ai pastori di fronte alle palesi responsabilità di chi non ha saputo gestire una drammatica crisi", così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini commenta l'indagine. "Non vedo l'ora - aggiunge - di confrontarmi nelle aule dei tribunali, ma come Coldiretti non ci faremo distrarre, continueremo a lavorare per dare futuro e dignità al lavoro dei pastori".

"L'obiettivo resta sempre quello di una filiera trasparente con un'equa remunerazione del prezzo del latte ai pastori. Tutte le altre cose, querele comprese, non ci distolgono dal suo perseguimento", gli fa eco Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna.

"Noi abbiamo sempre agito - continua - in difesa dei pastori e di tutta la filiera, e lo abbiamo fatto in trasparenza e con decisione. Questa notizia dimostra ancora una volta che la filiera è malata, e in questo modo non ha nessuna intenzione di riformarsi e diventare veramente filiera".

(Unioneonline/s.s.-L)
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