La prima, alta trenta centimetri, l’ha donata a Gigi Riva nel 2020: a Rombo di Tuono è piaciuta molto e l’ha sistemata in mezzo ai trofei vinti dal grande campione di Leggiuno. Quella statua rappresentante il calciatore simbolo di un’Isola è stato un regalo fatto con il cuore da Daniele Pinna, dipendente di una società di telecomunicazioni, ma grande appassionato di scultura. Così il 54enne cagliaritano, originario di Villanova a Cagliari (per poi crescere a Mulinu Becciu e ora vivere a Sestu), dopo la morte di Gigi Riva ha deciso di mettersi nuovamente all’opera, realizzando un’altra statua più grande dell’idolo del tifosi cagliaritani ma anche di tantissimi appassionati di calcio.

La statua di Gigi Riva
La statua di Gigi Riva
La statua di Gigi Riva

E ha completato il lavoro: un’opera alta 46 centimetri, dal peso di 637 grammi. Il viso identico a quello di Gigi Riva. E poi il completino del Cagliari, con tanto di stemma, e gli scarpini con i sei tacchetti in alluminio. 

«Quando Nicola ha visto il viso della statua ha detto: sembra davvero papà», racconta Pinna. La statua è a casa sua: «La guardo e ogni volta mi emoziono. Non la vendo: la tengo per me. La cederei solo a Comune, Regione o Cagliari Calcio perché venga esposta nel futuro museo del Cagliari, nel nuovo stadio. Lo farei perché in questo modo potrebbe essere vista da tutti. E nel caso potrei andare a rivederla anche io».

La statua è scolpita interamente a mano in legno di noce: ci ha lavorato nel suo laboratorio creato nella sua casa di Sestu.

Daniele Pinna al lavoro sulla statua
Daniele Pinna al lavoro sulla statua
Daniele Pinna al lavoro sulla statua

Ed è sistemata su un piedistallo composto da due tipi di legni: il blocco centrale in pino e la base ed il capitello in faggio. Poi ci sono le targhe per raccontare tutto sul grande Luigi Gigi Riva. Tutto quello che ha vinto, i suoi numeri in campo con le maglie del Legnano, del Cagliari e con la nazionale italiana. E ancora le onorificenze ricevute. E infine la catenina d’oro, una riproduzione di quella che Gigi Riva indossava sempre, pure in campo, rimasta al suo collo anche dopo la morte.

Il lavoro sulla statua nel laboratorio di Daniele Pinna
Il lavoro sulla statua nel laboratorio di Daniele Pinna
Il lavoro sulla statua nel laboratorio di Daniele Pinna

Pinna ha curato ogni dettaglio. E il risultato, come dimostrano i tanti apprezzamenti sui social, piace. Lui, appassionato del Cagliari e del mito di Gigi Riva, coltiva la passione per la scultura da quando era giovanissimo. «Ho realizzato tante statue da trenta centimetri. Soprattutto arte sacra, come l’Ultima Cena, la Creazione, la Sacra Sindone, Sant’Efisio, San Saturnino, Fra Nicola, Padre Pio, Santa Rita e molte altre», racconta. Poi la prima opera per Rombo di Tuono: «Lavorando a Tiscali ho avuto modo di conoscere e diventare amico di Mauro Riva che ha saputo della mia passione per la scultura. Un po’ di anni fa è nata così l’idea di fare una statua da regalare al padre. E il 25 gennaio 2020, tramite Mauro, sono andato a casa di Rombo di Tuono per donargliela. Ho parlato con lui e sono ancora emozionato nel ricordare quel momento. Gli è piaciuta e l’ha sistemata accanto ai suoi principali trofei. Resterà per sempre una delle esperienze più importanti della mia vita».

Il desiderio di realizzare una statua da tenere per sé c’è sempre stato. «Poi purtroppo c’è stata la morte di Gigi Riva. Ho così deciso di iniziare il lavoro su una statua più grande, con un piedistallo con la sua storia calcistica. Ho lavorato per settimane con grande passione, cercando di riprodurre tutto tenendo conto del più piccolo dettaglio. Alla fine sono molto soddisfatto del lavoro svolto. Mi sembra che sia piaciuta, anche se probabilmente qualcuno che avrà da avanzare delle osservazioni ci sarà».

Daniele Pinna
Daniele Pinna
Daniele Pinna

Così Gigi Riva, con la sua maglia rossoblù e con il numero 11, è lì, pronto a calciare con il suo potente sinistro, il pallone. I muscoli contratti, con tanto di vene in evidenza (anche nelle braccia), rappresentano il momento del gesto. «Spero che possa davvero piacere ai tifosi rossoblù e a tutte le persone che amano un grande uomo, prima che calciatore, come Gigi Riva».

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