Troppe auto, nessuna corsia di emergenza. Incidenti frequenti, «alcuni mortali», e assenza della barriera spartitraffico centrale per un lungo tratto. Nelle ore di punta «la circolazione si blocca». Progetti «devastanti per il territorio» e comunque «fermi da anni». Contatti con Anas e Regione prossimi allo zero. La Statale 554 è un problema: non solo per chi la percorre giornalmente con l’auto ma anche per chi amministra i territori sui quali passa. «È sottodimensionata rispetto al volume di traffico che deve sopportare», denuncia Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu: uno dei primi cittadini che, assieme ai colleghi Tomaso Locci di Monserrato e Gigi Concu di Selargius, ha a che fare costantemente con il caos che provocano le quattro corsie e la loro «inadeguatezza» rispetto alle necessità odierne.

Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu (archivio)
Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu (archivio)
Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu (archivio)

La soluzione ai problemi però potrebbe non essere una nuova strada, più esterna a quella attuale, che dunque attraversi le campagne e disegni un cerchio più ampio rispetto a quella esistente. «Meglio terminare la Nuova 554», che collega la vecchia Orientale Sarda col litorale, «mettendo in connessione la costa con l’aeroporto», sostiene Pisu. Così facendo il numero di auto sulla Statale «si ridurrebbe» e nel frattempo la quattro corsie potrebbe diventare una strada urbana. Come accadrà nel tratto di Quartu e come vorrebbero accadesse sui loro territori anche i sindaci di Monserrato e Selargius.

Sindaco, ma la Statale 554 è nata per consentire a chi guida di saltare tutti i centri abitati e collegarsi rapidamente con i vari paesi del circondario.

«Il traffico che non dovrebbe passare per i nostri territori, ma è costretto a farlo per mancanza di alternative, andrebbe dirottato su una strada a scorrimento veloce che consenta di raggiungere rapidamente la destinazione. Faccio un esempio: un turista arriva in aeroporto, noleggia un’auto e va verso Costa Rei. Ora deve percorrere la 554, quindi entrare sulla 125 e infine sulla 554 bis. Se invece dallo scalo andasse direttamente sulla 554 bis salterebbe la vecchia 554 e risparmierebbe tempo. Decongestionando il traffico attuale».

Un incidente sulla Statale 554 (archivio)
Un incidente sulla Statale 554 (archivio)
Un incidente sulla Statale 554 (archivio)

Quindi la soluzione qual è?

«Allungare il tracciato attuale della 554 bis, obiettivo fermo da anni. Sarebbe un’infrastruttura strategica per vari motivi: facendola arrivare all’incrocio con la 131 e gli svincoli per l’aeroporto di Cagliari avremmo una strada di servizio utile a tutta la costa sud est della Sardegna. Un’opportunità per il territorio, opportuna anche per spostare la circolazione da un’arteria ormai obsoleta».

Scarta l’ipotesi di realizzare una nuova strada a quattro corsie più esterna dell’attuale?

«Per me andrebbe bene, ma sarebbe più logico allungare la 554 bis per portarla sino all’incrocio con la 131 e l’aeroporto. Se questa possibilità venisse meno, l’altra sarebbe assolutamente da prendere in considerazione. Ma al momento abbiamo già una strada che svolge egregiamente il suo servizio. Continuiamo con quella».

Un recente incidente mortale sulla 554 (archivio)
Un recente incidente mortale sulla 554 (archivio)
Un recente incidente mortale sulla 554 (archivio)

Però manca anche lo spartitraffico centrale per lunghi tratti sul suo territorio, come su quello di Selargius, e abbondano gli incroci a raso.

«Infatti ci sono stati anche incidenti mortali. A sistemare lo spartitraffico dovrebbe provvedere l’Anas, l’ho chiesto più volte. Ma l’ultimo incontro con la società, per altri motivi, risale a tre anni fa. Non c’è stato seguito. Eppure è una strada sottodimensionata rispetto al volume di traffico che deve sopportare ogni giorno. Nelle ore di punta si creano situazioni complesse, le corsie si congestionano. E poi è estremamente pericolosa. Non ci sono corsie di emergenza, se c’è un incidente o è necessario l’intervento di un’ambulanza, di soccorritori e forze dell’ordine si crea il caos totale».

I suoi colleghi di Monserrato e Selargius vorrebbero trasformarla in strada urbana. Concorda?

«Sarebbe la soluzione migliore, potrebbe essere gestita dalla Città metropolitana. Diventerebbe una via di comunicazione moderna con rotatorie funzionali, piste ciclabili, viali alberati, corsie di emergenza anche per i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine. Inoltre darebbe impulso alle attività commerciali che le fanno da contorno, oggi penalizzate dal traffico eccessivo e prive di accesso diretto. Insomma, i vantaggi per sicurezza, decoro urbano, praticabilità, circolazione e rinascita dei commercianti sarebbero notevoli».

Traffico bloccato sulla Statale 554 a causa di un tamponamento (archivio)
Traffico bloccato sulla Statale 554 a causa di un tamponamento (archivio)
Traffico bloccato sulla Statale 554 a causa di un tamponamento (archivio)

E quella famosa necessità di raggiungere velocemente gli altri centri abitati?

«In realtà si percorrerebbe più velocemente e con maggior sicurezza, perché ci sarebbero meno auto: solo quelle che devono dirigersi a Monserrato, Quartucciu e Selargius. La 554 sarebbe una sorta di viale Poetto, con le rotatorie e gli accessi laterali verso la spiaggia o i ristoranti. Si tratta di ripensare la 554, per arrivare da Quartu a Monserrato servirebbe meno tempo».

Per rifare del tutto la strada c’è un progetto da centinaia di milioni, ma vecchio oltre dieci anni, che parla di rotatorie, svincoli, sopraelevate, corsie di emergenza. Che fine ha fatto?

«Quel progetto è devastante per l’ambiente e le attività produttive. Crea enormi problemi col cavalcavia all’altezza dell’incrocio con la Provinciale 15 per Settimo, Maracalagonis e Sinnai, perché invaderebbe lo spazio vitale di alcune grosse attività commerciali. E sulle risorse noi siamo spettatori, sono altri a gestire».

La strada è Statale, quindi sarebbe l’Anas, ma l’attuale commissario, dunque competente in materia, è il governatore Solinas. Normale?

«Che ci sia un commissario che si occupi di una infrastruttura strategica per il sud est sardo fa sorridere ma anche arrabbiare. È tutto fermo».

Auto incolonnate sulla strada statale 554, spettacolo pressoché giornaliero (archivio)
Auto incolonnate sulla strada statale 554, spettacolo pressoché giornaliero (archivio)
Auto incolonnate sulla strada statale 554, spettacolo pressoché giornaliero (archivio)

Ha avuto contatti recentemente con la Regione?

«No».

E con l’Anas?

«Neanche. Ci convocano quando hanno necessità di chiudere alcune operazioni più di natura finanziaria che pratica, quali i problemi quotidiani di sicurezza e di utilizzo della strada. L’ultima volta che ci siamo sentiti risale forse a un anno fa».

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