Hanno messo insieme le loro sensibilità artistiche, gli strumenti musicali della tradizione e un indiscusso talento. Dal loro incontro è nato un progetto suggestivo che da tempo affascina le piazze dell'Isola e qualche platea internazionale. Quattro ragazze sarde, Fabiana Contini, Myriam Costeri, Federica Lecca e Federica Olla, incarnano su Cunzertu antigu, “un progetto che – dicono le musiciste - nasce nel 2014 dall'incontro tra studentesse universitarie accomunate dalla passione per le tradizioni. Ci siamo viste alla Casa dei Candelai a Muravera, durante un convegno sulle donne sarde e la musica etnica tra tradizione e innovazione, in cui eravamo ospiti; in quell'occasione abbiamo avuto l'opportunità di provare a improvvisare con strumenti della tradizione che tra loro non si erano mai incontrati (launeddas, tumbarinu, triangulu e pipiolu della Barbagia). Da lì abbiamo pensato di creare questo gruppo che unisse tutti i suoni della Sardegna in un abbraccio corale, in nome della musica sarda che per noi è unione, condivisione e rappresentazione di un popolo. Il concetto dell'ensemble dei diversi strumenti richiama la filosofia del carnevale gavoese, il carnevale più musicale dell'Isola in cui tutti gli abitanti (e persino i forestieri) si radunano con i loro strumenti per dar vita a suoni antichi e carichi d'identità che sprigionano un'energia coinvolgente.

Medico con la passione per l'organetto, classe 1992, Myriam Costeri, di Gavoi, ha iniziato a muovere i primi passi con l'organetto all'età di 11 anni, guidato dal maestro di musica e compaesano Francesco Urru. Di formazione prettamente musicale – con la musica alla base della sua professione – è invece Federica Lecca, 33 anni, di Cagliari, laureanda in Conservatorio in Musiche tradizionali a indirizzo launeddas. È allieva del maestro Luigi Lai di San Vito e Gianfranco Mascia di Villaputzu, dal quale sta cominciando ad imparare anche i primi rudimenti sulla costruzione. Inizia il suo percorso a 12 anni e già a 13 appare per la prima volta in televisione, dando il là a una lunga serie di eventi e manifestazioni in Sardegna e oltremare, tra Spagna, Francia, Svizzera, Finlandia e Croazia. Oggi segue anche diverse scuole civiche in Sardegna dove insegna la didattica di questo strumento, con la collaborazione del maestro Gianfranco Mascia per quanto riguarda la costruzione ad allievi di tutte le età, portando così ancora avanti la tradizione per le generazioni future.

Fabiana Contini è una organettista di Bosa; ha 27 anni, suona lo strumento da quando ne aveva appena 7. Fa parte de su Cunzertu Antigu dal 2018, suonando organetto e percussioni (triangolo). Ha già viaggiato con il gruppo per rappresentare la Sardegna anche in Olanda, in Toscana e a Milano. La voce del gruppo è quella di Federica Olla, 40 anni, cantautrice e chitarrista. Gira i circoli sardi esteri portando la sua musica oltre i confini della nostra Isola. Al Teatro Houdini di Cagliari organizza uno spettacolo tutto suo intitolato Tradizioni di Sardegna dove canta e presenta i suoi ospiti, un appuntamento che ha cadenza mensile.

Le ragazze de su Cunzertu Antigu coltivano una passione inesausta, hanno idee chiare e vedono un domani radioso. “Progettiamo – anticipano - collaborazioni musicali internazionali con artisti della tradizione e non solo, e vorremmo incidere un nostro disco”.

Le ragazze de su Cunzertu Antigu durante la loro esibizione in Francia (foto concessa)
Le ragazze de su Cunzertu Antigu durante la loro esibizione in Francia (foto concessa)
Le ragazze de su Cunzertu Antigu durante la loro esibizione in Francia (foto concessa)

L'esperienza è già solida, arricchita di recente da una trasferta transalpina. “Siamo ridotti dalla biennale dell'escale a Sete, fiera marittima internazionale che si svolge nel sud della Francia, in cui la musica folk fa da colonna sonora. Facevamo tre concerti al giorno tutti i giorni, è stata una bellissima occasione di incontro e scambio con altri artisti simili a noi. Abbiamo incontrato altri gruppi etnici al femminile come il nostro come Le Tre Sorelle, un trio del Piemonte con radici nel sud Italia. Queste ragazze, tra l'altro appassionato di musica sarda, ci hanno raccontato che viaggiarono ad hoc sino a Gavoi per conoscere il Giovedì Grasso e gli strumenti etnici tradizionali. Per il resto la nostra agenda di routine è scandita dalle tante feste simbolo di ogni angolo della Sardegna, senza tralasciare rassegne e altri eventi privati ​​e non, anche non facenti parte della tradizione, che ancor più testimoniano che la nostra musica non è fatta per circoli chiusi ma coinvolge anche chi non fa parte del nostro territorio. La riteniamo un vero e proprio canale di comunicazione”.

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