A Pasqua, al London City Airport, il più centrale dei cinque scali della capitale britannica, entreranno in funzione i nuovi scanner che consentono di vedere in 3D le valigie dei passeggeri. Basta dunque con il contingentamento di liquidi e creme, con le bustine trasparenti e il laptop fuori dalla borsa. Tutto verrà controllato con il nuovo sofisticato sistema, le procedure saranno velocizzate e i fastidi per i viaggiatori ridotti al minimo.

La Commissione europea sta sollecitando tutti gli aeroporti del continente ad adottare la tecnologia più avanzata nei controlli tra il 2024 e il 2026, e molti stanno procedendo.

I limiti che tutti conosciamo sono in vigore dal novembre 2006, quando fu introdotto il divieto di portare più di 100 millilitri perché la polizia britannica aveva dichiarato di aver sventato un complotto per far esplodere ben 10 aerei attraverso l'uso di esplosivi nascosti in bottiglie di bevande.

In Italia, gli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, gestiti da Sea, sono già dotati di sistemi di controllo all’avanguardia. A Linate il viaggio è touchless: grazie all’introduzione delle nuove macchine EDS-CB con tecnologia Tac per il controllo dei bagagli a mano.

Sulla stessa lunghezza d’onda Malpensa, dove si sta completando la sostituzione degli scanner vecchi con quelli nuovi, operazione che sarà portata a termine entro la fine del 2023. Sea ha comunicato che più della metà delle 21 linee ha già il C3, un sistema di rilevamento esplosivi che utilizza algoritmi e immagini tridimensionali ad alta precisione per ricostruire l’interno dei bagagli e individuare la presenza di materiali pericolosi.

A Roma Fiumicino, lo scalo più importante d’Italia, sono decollati, ora anche al Terminal 1 e non solo per i frequent flyer i controlli «liquid free».

Grazie a una tecnologia che esegue una vera e propria Tac, i passeggeri in partenza possono portare nel bagaglio a mano liquidi anche superiori a 100 ml, oltre a computer, tablet e telefonini, senza doverli tirar fuori e separarli dalla valigia. Una tecnologia già introdotta lo scorso anno per i frequent flyer; e ora disponibile solo al Terminal 1 (da cui partono il 70% dei voli) in attesa di essere implementata anche al Terminal 3.

«L’installazione di nuove tecnologie in un’ottica di smart security mira a rendere ancora più efficace e snella l’esperienza dei passeggeri al varco di sicurezza, e conferma come il nostro approccio alla qualità dei servizi non possa prescindere dall’innovazione», ha spiegato Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma – come riporta L’Agenzia di viaggi.it. «L’investimento nelle nuove macchine C3 per il controllo del bagaglio a mano, insieme al rivoluzionario sistema QPass di prenotazione dell’appuntamento ai controlli di sicurezza e alla sensoristica Grasp per l’indirizzamento dinamico dei passeggeri verso la corsia di più veloce servizio, rappresenta un ulteriore passo verso questo obiettivo, e si innesta nel più ampio panel di progetti di innovazione che Aeroporti di Roma sta mettendo in campo per delineare l’aeroporto del futuro», ha aggiunto Bassato.

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, anche gli aeroporti spagnoli diranno addio al controllo di liquidi e computer portatili. Aena, la società spagnola che opera nel settore aeroportuale e proprietaria della maggior parte degli scali spagnoli, sta portando avanti un nuovo piano di sicurezza per installare nuovi scanner ai controlli dei passeggeri, con un investimento di quasi 188 milioni di euro.

A Francoforte sono ancora più avanti: i passeggeri potranno presto superare le varie fasi del viaggio – dal check in all’imbarco – semplicemente scansionando il proprio volto ai touchpoint biometrici presenti in tutto lo scalo.

In particolare per i passeggeri Lufthansa, grazie all’integrazione di Sita Smart Path – un sistema di gestione delle identità dei passeggeri per l'intero viaggio - con Star Alliance Biometrics, la tecnologia utilizza le identità biometriche dei viaggiatori della compagnia aerea registrati sulla piattaforma di Star Alliance. Questo consente un’identificazione immediata senza dover ripetere le fasi del processo in più aeroporti e tra le diverse compagnie aeree dell’alleanza.

Tutto questo spiana la strada all’introduzione della biometria in tutta la rete globale di Star Alliance (di cui fanno parte compagnie come Air China e EgyptAir, Thai e United), che si impegna a estendere progressivamente «l’utilizzo della biometria per i suoi 26 membri e altri vettori».

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