“Non dobbiamo avere fretta o farci prendere da un ottimismo irrazionale: è vero che la situazione è in netto miglioramento, che i numeri sulla diffusione del virus sono sempre più contenuti e che la campagna vaccinale sta procedendo, ma è necessario che tutti continuino ad adottare le misure di protezione, in primis le mascherine”, dice Gabriele Mereu, responsabile del Servizio Vaccinoprofilassi della Assl 8. “Bisogna aspettare che una maggiore quantità di popolazione sia immunizzata e io credo che nell'arco di un mese ci sarà una vera svolta. In attesa di capire come sta andando l'epidemia, aspettando il consolidamento dei numeri in discesa e guardando agli altri Paesi dove la vaccinazione è in una fase più avanzata, come in Gran Bretagna, non abbassiamo la guardia. Infatti un conto è non indossare la mascherina se siamo all'aperto e distanziati dalle altre persone, ma al chiuso, negli esercizi commerciali, nei luoghi di lavoro, a contatto con la gente, la mascherina è fondamentale. Ciò vale anche per chi ha già fatto il vaccino. Infatti – prosegue dottor Mereu - sebbene gli studi più recenti siano molto incoraggianti sull'efficacia di Pfizer, Moderna (e ora parrebbe anche AstraZeneca) sulla capacità di ridurre la carica virale nelle prime vie aeree, e quindi del contagio da parte di un vaccinato nei confronti di soggetti non immuni, è necessario attendere ancora una casistica più estesa, che di sicuro sarà disponibile a breve. Se poi allarghiamo l’orizzonte sugli effetti positivi che le mascherine hanno determinato, non possiamo non rimarcare che quest’anno i casi di influenza e di altre patologie a trasmissione aerea sono praticamente crollati. Dunque, questo induce a riflettere sulla possibilità che, a prescindere da quale sarà il decorso epidemiologico del coronavirus, mantenere l’uso della mascherina sui mezzi di trasporto, nei cinema, nei teatri, in particolare nei periodi ad alta circolazione di patogeni a trasmissione aerea (cioè tardo autunno e inverno) possa diventare parte integrante del nostro modo di vivere”.

Il dibattito è aperto. Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che d’ora in poi a chi ha ricevuto prima e seconda dose non sarà più raccomandato l’uso della mascherina, ma secondo molti epidemiologi americani al momento le mascherine al chiuso vanno tenute ancora per un anno. Lo riporta una survey condotta dal New York Times – riferisce l’Ansa -  secondo la quale centinaia di esperti sono contrari ad allentare le regole. Secondo il sondaggio, che ha coinvolto 723 studiosi, il 29% degli intervistati ritiene che le mascherine vadano tenute – negli ambienti chiusi - per un anno, il 26% per più di un anno e il 26% addirittura per sempre in certe situazioni, ad esempio sugli aerei e durante la stagione dell’influenza. Sul fronte opposto, il 5% pensa che si possano eliminare a stretto giro. Ancora: quasi nove su dieci sostengono che sia preferibile indossarle anche all’aperto in situazioni come concerti o manifestazioni di piazza.

In Italia l’orientamento delle istituzioni è estremamante prudenziale: “Al chiuso la mascherina dovrebbe rimanere anche dopo, per un bel po’”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Nel momento in cui avremo un cospicuo numero di italiani, più della metà, con almeno una dose di vaccino, all'aperto, distanti dagli altri, la mascherina si potrà abbassare”.

Intanto, con l’arrivo del caldo e dell’estate, e dunque con l’aumento dei fastidi causati dalle mascherine – prurito, sudorazione eccessiva, eritemi, desquamazione della cute e acne – i medici della  Sidemast (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili) - hanno diffuso un vademecum “per bilanciare la voglia di respirare e gli obblighi ancora imposti dalla pandemia”, spiega Sanità Informazione.

Ecco le regole da seguire: indossare mascherine (certificate Ce) bianche, in tessuti anallergici, evitando quelle sintetiche; cambiare e/o lavare regolarmente la mascherina con detergenti neutri o biologici; evitare il trucco, soprattutto se la si deve indossare per un lungo periodo di tempo; prestare la massima cura alla scelta dei prodotti per la routine di pulizia e idratazione; la mattina, al risveglio, partire da una detersione mirata con detergenti leggermente più acidi e seboregolatori, ma sempre delicati. Applicare quindi prodotti topici non comedogenici e farli assorbire completamente prima di indossare la mascherina. L’idratazione della pelle è fondamentale, meglio applicare la crema quindi almeno una trentina di minuti prima di indossare la mascherina. Ancora – prosegue il documento - non dimenticare il filtro solare, perché i raggi attraversano anche i tessuti. Per prevenire abrasioni o irritazioni, i dermatologi consigliano una medicazione idrocolloide da sistemare sotto le palpebre o sul dorso del naso. Infine, bisogna prestare una grande attenzione all’alimentazione, evitando troppi zuccheri e alcolici e optando per la dieta mediterranea.

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