Il maestrale, un’armonica a bocca, la chitarra, tante storie da raccontare, canzoni per (r)esistere, i Led Zeppelin, Kurt Cobain, Joe Strummer, Piero Marras e i cantautori italiani (non tutti). Un viaggio tra parole e suoni, un libro e soprattutto un disco intenso e sofferto. Ha impiegato quasi tre anni Alberto Sanna per dare alle stampe “Kalaritana”, l’opera prodotta da S’Ardmusic e dalle Edizioni Abbà.

Lockdown e problemi personali non hanno fermato il rocker per eccellenza della scena isolana. Questa volta ha smesso gli abiti dell’one man band per affrontare un progetto di grande respiro tra canzone d’autore, rock and roll e poesia. Quasi una sorta di dichiarazione d’amore in musica per la sua città.

Titolo e disegno di copertina lasciano intendere a cosa andranno incontro ascoltatori e lettori. Nella tavola firmata dall’artista Manuel Putzolu c’è il cantante al Bastione. Tanto basta per tuffarsi nelle tracce del cd e nelle 120 pagine di un libro a più firme nel quale il musicista cagliaritano ripercorre quasi quarant’anni di carriera eseguendo cover e brani inediti in italiano, inglese e anche in sardo. È la prima volta che Alberto Sanna si cimenta con la limba, nella variante logudorese.

“Kalaritana” è un progetto che ha coinvolto musicisti, scrittori e poeti. Hanno collaborato con Alberto Sanna: Giuseppe Boy, Jono Manson, Michele Pio Ledda, Paolo Bonfanti, Piero Marras, Davide Sanna, Claudio Corona, Francesco Moneti, Vittorio Pitzalis, Andrea Andrillo, Pierpaolo Vacca, Marco Argiolas, Gianluca Pischedda, Federica Parisi, Azzurra Parisi, Stefania Secci, Rosa, Diego Milia, Rubens Massidda, Fabrizio Lai, Gianrico Manca, Elvio Melas, Francesco Abate, Michele Atzori, Emanuele Pittoni, Gianni Zanata, Gaetano Marino e Manuel Putzolu.

Gli arrangiamenti sono stati curati da Alberto Lobina. Michele Palmas ha prodotto il disco per S’ardmusic.

Guida all’ascolto

Quindici brani tra cover e inediti: tante sono le tracce di “Kalaritana”, album che si apre proprio con la canzone che dà il titolo album. Il recitato iniziale e l’arpeggio di chitarra portano subito l’ascoltatore nella Cagliari di Alberto Sanna, la città del sole, del mare, dei quartieri storici, dei personaggi, delle storie. Il testo viene cofirmato con Michele Pio Ledda, autore colto e raffinato, uno dei pochi in grado di comporre liriche di spessore in italiano e in sardo. È sua anche “Bandidende”, canzone in logudorese che vede la partecipazione di uno dei più noti bluesman italiani: il chitarrista ligure Paolo Bonfanti. Sempre sul fronte della “limba” Alberto Sanna si cimenta con uno dei brani più conosciuti del repertorio di Piero Marras: “Istrales”. Con il cantautore nuorese duetta anche nella ballata “Moby Prince”: «Una storia che nessuno vuol sentire, una storia troppo grande da capire, una storia da insabbiare sotto il mare, una storia da bruciare». I due artisti hanno eseguito il brano dal vivo durante la presentazione del disco nel teatro Massimo di Cagliari.

Il rocker cagliaritano ha coinvolto anche alcuni musicisti con in quali ha collaborato negli ultimi anni. Nel brano “Il sapone” c’è Francesco Moneti dei Modena City Rambles. Luca Lanzi (Case del vento) canta in “Migrantes”; “Polvere e catene” e “Polly” vedono la partecipazione di Pierpaolo Vacca, uno degli organettisti più interessanti e originali della scena italiana; in “Piccola ferita” Alberto Sanna è accompagnato dal bluesman sardo per eccellenza: Vittorio “Black” Pitzalis”. Nel brano che chiude il disco suona (il basso) anche l’arrangiatore Silvano Lobina; Davide Sanna è presente nella cover dei Clash “Career oportunities”, Marco Argiolas in “Ulisse”, Jono Manson in “Oh camil, the winter soldier”, Claudio Corona in “La soluzione”, mentre Andrea Andrillo è presente nella cover di Alberto Fortis “La sedia di lillà”. Insomma, tanti artisti per un disco complesso. Michele Palmas è riuscito a darà un’identità ben precisa all’ultimo album di Alberto Sanna. Far convivere in un disco i nuovi brani e le cover di Nirvana, Clash, Piero Marras, Graham Nash, Patti Smith non è stato facile. «Ma alla fine mi ritendo molto soddisfatto», ha commentato il produttore cagliaritano durante la presentazione ufficiale di “Kalaritana” nel teatro Massimo di Cagliari.

Racconti e poesia

“Karalitana”, pubblicato dalle Edizioni Abba, è un libro con il disco allegato. Un’opera che regala anche poesie e racconti. Ci sono i versi di Giuseppe Boy, che collabora da anni con Alberto Sanna. Poi ci sono i testi di scrittori e musicisti come Gianni Zanata, Michele Atzori, Emanuele Pittoni e Michele Pio Ledda. Insomma una Cagliari da leggere e ascoltare.

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