La rivista di cultura poetica Erbafoglio, rinata nel 2021 dopo un silenzio editoriale lungo 18 anni, nel suo nuovo numero esplora il mondo delle intelligenze artificiali. Si intitola “Macchine” ed è ultima pubblicazione figlia di un movimento culturale nato nel 1988 grazie all’iniziativa di un gruppo di studenti universitari, su proposta di Antonello Zanda e Tore Deiana. Il progetto era quello di creare un laboratorio creativo di autori che potessero maturare nel confronto critico e creativo con altri autori e sperimentare forme di promozione culturale del prodotto letterario.

Il progetto, che si è allargato da subito fuori dall’università, coinvolgendo anche altri autori esterni come Alberto Lecca, si è consolidato intorno alla realizzazione di una rivista che doveva dare la possibilità ad ogni autore di farsi conoscere. «Il lavoro culturale redazionale – sottolinea Antonello Zanda –  si è concentrato intorno a temi, chiamati eventi, come la questione palestinese, la violenza sessuale, la solitudine, l’erotismo, Dio, il problema della traduzione, per citarne alcuni, con l’obiettivo di raccogliere non tanto poesie “a tema” ma con l’idea di intervenire in un ampio dibattito proponendo una “visione” specificamente poetica dei problemi al centro della vita quotidiana».

Lettura e confronto

La redazione si è riunita per tanti anni con incontri settimanali che erano momenti di lettura, di confronto e di elaborazione culturale. «Dal nostro lavoro  – continua Zanda - è nato anche un festival di poesia, “Lingua di Nuvole” che per diversi tempo, negli anni 90, è stato realizzato e autogestito senza finanziamenti pubblici e attestandosi come le prime sperimentazione pubbliche poetiche. Le uscite pubbliche, realizzate con la collaborazione di altre realtà artistiche e culturali cittadine, tra i quali “Palazzo d’Inverno” e la casa editrice “Cuec”, portavano sulla scena regionale e italiana, la proposta poetica della rivista in una combinazione con le espressioni del mondo musicale e con le esperienze teatrali».

Reading, concerti  mostre

Per anni, fino ai primi anni 2000, la redazione ha proposto decine di reading, letture, presentazioni, concerti poetici, performance, mostre. Ha trovato collaborazione anche nel campo delle arti figurative e per autofinanziarsi realizza, con 25 pittori e artisti sardi, 60 numeri originali unici, con opere realizzate dentro la rivista in una rubrica, Tabula Rasa, una pagina bianca a disposizione degli artisti per un loro intervento diretto. Più di 50 autori (poeti, scrittori e operatori) hanno partecipato ai lavori redazionali nel corso degli anni e sono stati costruiti importanti rapporti di collaborazione attiva con riviste nazionali, con autori e artisti anche internazionali, con festival e università italiane e straniere. Nel 1992 Erbafoglio ha cambiato veste grafica (quella attuale), e nel 2003 la rivista ha sospeso - con il numero 25 dedicato al tema “Aria” - le pubblicazioni, non essendo più capace di affrontare i costi di stampa allora proibitivi per una iniziativa autogestita.

La rinascita dopo 18 anni di silenzio

Dopo 18 anni di silenzio, nel 2021 il gruppo si è ricostituito e, grazie alle nuove tecnologie che consentono di stampare a costi sostenibili, ha ripreso le pubblicazioni, realizzando 4 numeri: il 25 che era rimasto sospeso, “Antropocene”, “Homeless” e l’ultimo, il 29, “Macchine”. La rivista, oltre a una parte poetica dedicata all’evento, aveva al suo interno diverse rubriche come “Scaffalature sonore” (incursioni tra musica e poesia), “Nuvole” (combinazione di fumetto e poesia), “Vox Populi” (spazi dedicati alla poesia delle minoranze etniche e linguistiche), recensioni e poesie visive. Con gli ultimi numeri della nuova serie si è aperta ai racconti e alla prosa (spazio curato da Mauro Tetti) e ha inventato la rubrica il “Fotoromanzo d’archivio”, un fotoromanzo con testi innestati in immagini preesistenti del cinema di famiglia che vengono ricontestualizzati in nuove storie ad opera di registi e fotografi (spazio curato dall’associazione L’Ambulante).

La redazione della rivisita

La rivista è oggi diretta da Antonello Zanda, con la codirezione editoriale di Alberto Lecca e una redazione composta, nel numero 29, da Arnaldo Pontis, Roberto Belli, Alessio Liberati, Fabrizio Raccis, Laura Stochino, Annachiara Atzei, Roberto Serra e Giovanni Fancello. Agli ultimi numeri hanno collaborato anche artisti importanti come l’illustratore Daniele Serra e il fotografo Fabrizio Tedde. «Nell’ultimo numero – spiegano i responsabili di Erbafoglio – trovate un lungo viaggio tra poesia, letteratura, immagini. Dalle intelligenze artificiali alla morte e alla rinascita digitale della parola scritta, dal pennello al computer, dalla ex-machina primordiale, il monolite con le note straussiane del film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick fino alle NeoMacchine digitali del prossimo futuro, macchine sociali dall’identità multipla e collettiva».

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