C’eravamo tanto amati. Quello tra il presidente della Figc Gabriele Gravina è il capo della LegaB Mauro Balata, giurista di sangue gallurese, sembrava essere un sodalizio indistruttibile, un patto tra gentiluomini per far tornare il calcio italiano ai livelli di un tempo. Invece qualche meccanismo si è rotto, come sembra dimostrare l’epurazione di Balata da capo delegazione della Nazionale Under 21.

Un fulmine a ciel sereno. La decisione - del tutto inaspettata - di sostituire Balata con Giancarlo Antognoni, 70 anni, leggenda della Fiorentina ed eroe azzurro nel Mundial spagnolo del 1982, ha sollevato più di un interrogativo nel mondo del calcio. Le tensioni tra Balata e Gravina hanno raggiunto il culmine in seguito agli attriti emersi durante le discussioni sulle riforme del calcio italiano. La scorsa settimana, infatti, la Figc ha approvato un piano strategico che ha sollevato polemiche per la mancanza di chiarezza e completezza. Mauro Balata, aveva posto domande critiche sulle proposte e ha subito le repentine conseguenze di quello che, forse, è stato interpretato come un voltafaccia: anche in politica sportiva c’è da aspettarsi di tutto. Balata infatti era stato l’unico a dissentire, astenendosi, e a porre una serie di questioni (ad esempio, cosa si fa con un club retrocesso che era in regola con i parametri della Serie A ma non lo è più con quelli della Serie B, visto che sono diversi?). Ne è nato uno scambio epistolare piuttosto acceso, in cui Gravina aveva invitato il capo della LegaB ad “astenersi da simili improvvide affermazioni”, riferisce “Il fatto quotidiano”, il primo giornale a essersi occupato dell’accaduto.

La leggenda. Va detto subito: la nomina di Antognoni non fa una grinza. Già capo-delegazione dell'Under 15 dal 2015 al 2017, è stato scelto per guidare i giovani talenti azzurri. Con 73 presenze e 7 reti in Nazionale, l’ex capitano gigliato rappresenta un simbolo e un punto di riferimento per i giovani aspiranti calciatori. La sua missione - almeno stando agli input federali - sarà quella di trasmettere i valori che lo hanno contraddistinto durante la sua carriera.

I dubbi. Ma decisione di sostituire Balata ha sollevato dubbi sulla reale motivazione dietro l'allontanamento del presidente della Serie B. Mentre la Figc sostiene che il cambio fosse previsto da tempo per coinvolgere più ex calciatori nel Club Italia, molti osservatori vedono il siluramento di Balata come un segnale di repressione verso chi osa esprimere dissenso all'interno del calcio italiano. Balata è un cassazionista di fama, a prescindere dal suo ruolo nel calcio. E aveva sposato la linea del Gravina-bis, al tempo del rinnovo delle cariche federali, proprio perché riteneva urgente una stagione di riforme per il nostro calcio.

Cambiamento in via Allegri? Il futuro dell'Under 21 si apre ora a nuove prospettive. Tuttavia, resta da chiarire se la scelta del nuovo capo delegazione sia stata veramente necessaria, considerando il contesto di tensioni e controversie che hanno caratterizzato il recente scenario calcistico italiano. Nel comunicato in cui si comunica l’avvicendamento c’è giusto una breve ringraziamento del lavoro svolto ma manca ogni spiegazione dei motivi che hanno portato alla rimozione, legata in modo inequivocabile a quanto accaduto al tavolo delle riforme. Riforme che in passato sembravano essere la panacea di tutti i mali e che ora sembrano essere rinviate al dopo-Gravina.

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