Nonostante il declassamento, i tre ippodromi sardi sono ammessi provvisoriamente alla programmazione del calendario nazionale e alla sovvenzione.

Chilivani, Sassari e Villacidro dovranno però presentare (anche in forma aggregata tra due o tutte e tre le società) un progetto "finalizzato a rilanciare la struttura ippica interessata che, attraverso la previsione di adeguati autonomi investimenti, anche di carattere finanziario, ne consenta il miglioramento delle performance".

Il progetto sarà valutato da un'apposita commissione ministeriale, e il finanziamento sarà comunque decurtato del 25%.

Lo stabilisce un'integrazione al decreto ministeriale 681/2016 che ha emanato i criteri generali per l'erogazione delle sovvenzioni alle società di corse. Criteri che hanno portato a una classificazione degli ippodromi nazionali con la dichiarazione di decadimento degli impianti sardi.

L'integrazione avverte che nel caso in cui la società interessata non raggiunga i requisiti minimi previsti per il ruolo entro il 31 dicembre 2018, "la società è dichiarata decaduta dal riconoscimento". Vale a dire: chi non si mette in regola nel 2019 sarà escluso anche dalla programmazione nazionale del calendario ippico.
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