Un colpo di testa che vale tre punti d'oro quello di Nicolas Viola, per il 2-1 del Cagliari sull'Atalanta (QUI LA CRONACA). Un gol che ricorda molto quello di Gianfranco Zola per l'1-1 contro la Juventus del gennaio 2005, e che ha un valore fondamentale per la corsa salvezza.

«La classifica adesso diventa bellissima, ma sappiamo che ancora non è finita», la sua valutazione a caldo appena finita la partita. «Ci credevamo dall'inizio, è arrivato questo gol che è una liberazione per tutti: sono tre punti fondamentali. Dovevamo vincere con qualche big: sappiamo che per salvarci bisogna fare dei risultati importanti e questo per noi meraviglioso. Ora festeggiamo, ma poi pensiamo alla partita con l'Inter». 

Viola diventa uno dei migliori marcatori del Cagliari in Serie A, con quattro reti, ma non è certo il colpo di testa la sua caratteristica principale. «Ho visto Djimsiti che attaccava il primo palo, mi sono sfilato dietro e Luvumbo ha messo una gran palla: ho cercato di spizzarla, è andata bene. Ranieri mi ha messo davanti e devo fare gol e assist, questo è importantissimo», il racconto del gol.

Con esultanza particolare: «Nei momenti di difficoltà abbiamo abbassato la testa, invece ogni tanto bisogna alzarla. Per la salvezza ci stiamo avvicinando, ma finché non ci sarà l'aritmetica continueremo a macinare».

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