Lo zucchero non è di per sé nocivo, ma il consumo eccessivo è associato a resistenza insulinica, diabete di tipo 2, aumento di trigliceridi, pressione e glicemia, malattie cardiovascolari, carie e disturbi dell’umore.

La letteratura scientifica più recente consiglia di non superare il 5% dell’apporto calorico giornaliero totale in zuccheri semplici. Per ridurlo senza rinunciare al gusto è utile leggere le etichette (attenzione a zuccheri “nascosti” come sciroppo di mais, glucosio, fruttosio), evitare bevande zuccherate, limitare dolci industriali, scegliere yogurt e cereali non zuccherati, usare spezie e abituare il palato alla dolcezza naturale.

I dolcificanti possono aiutare chi deve controllare glicemia o peso, ma il loro uso prolungato è ancora oggetto di studio: la strategia migliore è ridurre la dipendenza dal gusto dolce.

Consapevolezza e moderazione sono la chiave per proteggere la salute metabolica, mentale e cardiovascolare. Questi piccoli cambiamenti quotidiani possono fare una grande differenza sulla salute.

Pietro Senette – Nutrizionista e ricercatore

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