Nel giorno della sconfitta del Pd, pagano pegno anche i ministri del governo di centrosinistra, metà dei quali non riesce a staccare il biglietto per Camera o Senato nelle attese sfide nei collegi uninominali.

I MINISTRI: CHI PERDE... - Stop per il ministro dell'Interno Marco Minniti che si piazza terzo nel collegio Camera di Pesaro, sotto il 30%, con il grillino Andrea Cecconi (invischiato in Rimborsopoli) con oltre il 34%.

Perde anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, al 26,72 per cento nel collegio Senato di Genova.

Secondo, nel collegio Camera di Ferrara, il titolare dei Beni culturali Dario Franceschini, al 29,12%.

Niente da fare a Sassuolo, sempre alla Camera, per il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, terzo al 27,64 per cento con una cinquantina di sezioni ancora da scrutinare.

... E CHI VINCE - Firenze dà il premio consolazione al leader del Pd Matteo Renzi, avanti con il 44% rispetto al 24,4% di Alberto Bagnai della Lega.

Volano a Montecitorio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che vince con un piccolo distacco sul leghista Claudio Borghi (38,3% contro il 31,5%); il titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio, in corsa a Reggio Emilia; il ministro per lo Sport Luca Lotti, al 40,54 per cento a Empoli; il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che a Modena prende il 36,9 per cento.

Premiata Marianna Madia, ministro per la Pubblica amministrazione, nel collegio Camera di Roma 2, attestandosi al 37,48 per cento contro il 33 di Maria Teresa Bellucci del centrodestra.

Maria Elena Boschi passa a Bolzano con oltre il 67% di consensi, sconfiggendo all'uninominale la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore, ferma sotto il 12%.

GLI ALTRI - Ad Acerra, Luigi Di Maio supera alla Camera il 60% delle preferenze, con Vittorio Sgarbi fermo al 20,4%: "Quello non è un collegio - commenta il critico d'arte -, è un territorio di disperati che danno i voti a un personaggetto, a uno che non sa neanche guidare".

A Bologna (Senato), Pier Ferdinando Casini vince con oltre il 33% su Vasco Errani di LeU, che si ferma sotto all'8%.

Sconfitta per Massimo D'Alema (LeU) al collegio pugliese di Nardò: l'ex premier non supera il 4% dei voti, arrivando quarto in una sfida dominata da Barbara Lezzi (M5S), Luciano Cariddi di Forza Italia e Teresa Bellanova del Pd.

Male anche per Francesca Barra, a Matera, dietro sia al candidato 5S che a quello del centrodestra.

Infine Emma Bonino (+Europa) con oltre il 38% è in netto vantaggio al collegio uninominale Roma 1 al Senato, con oltre la metà di sezioni scrutinate.

DEBACLE LEU - Debacle per i principali esponenti di Liberi e uguali, che doveva essere il partito della riscossa della sinistra e invece sprofonda alla sua prima prova elettorale.

A scrutinio ultimato o quasi, Grasso si ferma al 5,81 a Palermo, Massimo D'Alema al 3,90 nel collegio di Nardò, entrambi in corsa per il Senato. Stop alla Camera per Laura Boldrini, al 4,60 a Milano centro, e per Pier Luigi Bersani, al 4% a Verona.

(Unioneonline/D)

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