Continuano le interlocuzioni tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, alla ricerca di una nuova maggioranza, che risolva la crisi di governo che si è aperta con le dimissioni del premier Giuseppe Conte.

Dopo l'incontro a cena tra il segretario dem Nicola Zingaretti e il leader politico del M5S Luigi Di Maio, nelle ultime ore al centro della trattativa tra i due partiti - che hanno tempo fino a martedì per trovare una quadra - c'è il nome del presidente del Consiglio di un possibile esecutivo giallorosso.

I pentastellati sembrano non voler rinunciare a un Conte bis, proposta considerata irricevibile dai democratici, che vogliono un governo che si ponga in discontinuità rispetto a quello gialloverde.

Ieri sera fonti vicine al Pd hanno reso noto che, se il M5S facesse il nome di Roberto Fico, sarebbe "un ottimo punto di partenza".

L'idea di proporre il presidente della Camera sarebbe emersa in un vertice della maggioranza del partito e vedrebbe anche il placet dell'ala renziana.

Ma fonti vicine allo stesso Fico hanno fatto sapere che il presidente dell'aula di Montecitorio "intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo", togliendosi, almeno per il momento, dai giochi.

Intanto ieri sera, parlando dal G7 di Biarritz in Francia, il presidente del Consiglio dimissionario

ha chiuso definitivamente ogni ipotesi di riavvicinamento dei grillini al Carroccio.

"Quella con la Lega è un'esperienza politica che io non rinnego, ma è una stagione politica chiusa che non si potrà riaprire più per quanto mi riguarda", ha affermato.

Parole indirizzate a Matteo Salvini che, scoppiata la crisi e iniziate le consultazioni, ha provato a ricucire con il Movimento 5 Stelle, per evitare che gli ex alleati trovino un accordo con i dem

per una nuova maggioranza.

(Unioneonline/F)
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