«Da mesi il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Porto Torres aveva espresso con chiarezza la propria contrarietà a un eventuale dialogo o sostegno da parte di questa lista al sindaco. Una posizione che abbiamo comunicato sia al primo cittadino sia al Partito Democratico. Allo stato attuale non esistono i presupposti per aprire un confronto. Eravamo partiti con senso di responsabilità e con tutte le buone intenzioni, ma queste condizioni non sono state rispettate». In vista delle comunali, in programma a Porto Torres la prossima primavera, i pentastellati frenano sul sostegno alla candidatura bis di Massimo Mulas ribadendo i paletti sul movimento autonomista di Porto Torres Avanti.

«In entrambe le occasioni ci è stato risposto che ogni decisione sarebbe stata condivisa all’interno della coalizione del campo largo che oggi governa la Regione», sottolineano «per questo motivo eravamo in attesa della convocazione di un tavolo con tutte le forze politiche coinvolte, per iniziare finalmente a discutere di temi e programma».

La loro posizione l’avevano confermata nell' ultimo incontro con il Pd e con la maggioranza che governa la città. «Non riteniamo compatibili con il percorso del campo largo liste che non ne fanno parte e che presentano trascorsi politici quantomeno discutibili. Nonostante ciò, quel confronto non c’è mai stato. Non siamo stati convocati e oggi veniamo a sapere dalla stampa che il sindaco Mulas, insieme a una parte della sua maggioranza e a un’ulteriore lista civica, ha incontrato ufficialmente Porto Torres Avanti». Interlocuzioni e metodo che avrebbero deluso le aspettative del M5s.

«Il PD non solo non ha convocato il Movimento 5 Stelle, ma nemmeno gli altri partiti che compongono il campo largo in Sardegna, per discutere di un eventuale ingresso di nuove liste nella coalizione che si sarebbe dovuta costruire», precisano. «Quello che vediamo oggi - proseguono - assomiglia più a un’aggregazione numerica che a un progetto politico basato sulla qualità, sui contenuti e sulla credibilità. Sembra prevalere l’urgenza di sommare voti piuttosto che quella di costruire una squadra capace di governare seriamente la città». 

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