Ancora nulla di fatto sulla vertenza latte. La trattativa si è spostata a Sassari, in Prefettura, e neanche oggi le parti della filiera hanno trovato l'accordo, né sul prezzo del latte né tantomeno sulle griglie, fa sapere la Coldiretti.

Alcuni passi avanti però sono stati fatti.

Il tavolo si è aperto con la condanna unanime dell'assalto al camion di questa mattina a Nule, proprio nel Sassarese, atto che gli stessi pastori hanno definito "vile".

Tra i passi avanti se ne registra uno di particolare importanza. Tutti hanno condiviso la necessità di fissare un prezzo minimo al Pecorino romano, che non potrà essere venduto a un prezzo inferiore ai sei euro al chilo.

Una delle tante proteste dei giorni scorsi dei pastori (Archivio L'Unione Sarda)
Una delle tante proteste dei giorni scorsi dei pastori (Archivio L'Unione Sarda)
Una delle tante proteste dei giorni scorsi dei pastori (Archivio L'Unione Sarda)

Altri punti condivisi dalle varie parti sono i seguenti: il sistema di pagamento per l'annata in corso sarà uguale tra coop e industrie private a partire dai mesi di febbraio e marzo (ma è ancora da stabilire l'entità dell'acconto); da aprile si farà una verifica mensile dei prezzi delle Dop a cui adeguare il prezzo di acconto del latte; il conguaglio sarà stabilito a novembre dalla media del costo di vendita dei tre pecorino Dop nell'ultimo anno, ma non c'è accordo sulle griglie di riferimento: la necessità di creare una filiera del comparto ovicaprino sul modello di quelle esistenti in Emilia, Toscana e Lombardia; e la programmazione delle quote di formaggio e latte, con tanto di penalità per chi non le rispetta.

Tuttavia, sul famoso euro (o 80 centesimi, come richiesto recentemente dai pastori) al litro, ancora nulla, e neanche sulle griglie che dovrebbero rappresentare lo strumento a cui fare riferimento per legare il prezzo del latte a quello del formaggio.

"Abbiamo fatto dei passi avanti su alcuni punti importanti - spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - ma su quelli cruciali non si è trovato l'accordo. La discussione è aperta così come rimane ferma la posizione dei produttori su un prezzo di acconto che paghi almeno i costi di produzione e sulla definizione di una griglia che tuteli i pastori nel momento in cui si deve definire il prezzo del latte".

Il tavolo è aggiornato al pomeriggio del 7 marzo.

(Unioneonline/L)
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