La vertenza del latte arriva a Sassari, con un tavolo convocato domani alle 9.30 in Prefettura.

Sarà il prefetto Giuseppe Marani stavolta a dover cercare di trovare un difficile accordo tra pastori e industriali.

L'obiettivo è definire metodi che accontentino i pastori, indirizzati verso quota un euro più Iva al litro, e le esigenze degli industriali, vincolati ai rischi di mercato e alle difficoltà legate al pecorino romano invenduto.

In vista delle elezioni regionali si era chiesta una tregua ma, a urne aperte, c'è stato un nuovo blitz armato nelle campagne di Orune: due banditi, mascherati e armati di fucile, hanno bloccato una cisterna di latte, destinata alla Fratelli Pinna di Thiesi. Attimi di paura con migliaia di litri di latte riversati a terra.

"Non ho dubbi che siano episodi isolati e non rientrano nel modo di agire e nel modo di pensare degli allevatori, che legittimamente stanno portando avanti le loro istanze", racconta ai microfoni di Videolina Paolo Pinna.

"In settimana incontrerò i pastori sardi", ha annunciato Matteo Salvini e, parlando della parte più violenta della protesta: "Quelli non sono pastori, sono delinquenti, perché non ci sono pastori che picchiano, non aggrediscono con i bastoni nessuno".

La Procura di Nuoro intanto ha notificato una decina di avvisi di garanzia ad altrettanti allevatori coinvolti nei blitz ai tir per le strade sarde, e in particolare sulla statale 129, nei bivi per Oniferi e Orotelli, e sulla statale 131 dcn, al bivio di Ottana e al bivio di Lula.

E otto allevatori sono stati denunciati a Sestu dagli agenti del Commissariato di Quartu per violenza privata.

(Unioneonline/D)
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