Sta facendo discutere l'assegnazione del progetto "Percorsi di archeologia, storia, cultura ed ambiente nel territorio di Porto Torres" alla cooperativa Memoria Storica di Cagliari. La prima aggiudicazione del programma fu attribuita nel 2003 alle cooperative locali, L'Ibis e Turris Bisleonis, sette giovani operatori impiegati che ora vedono a rischio il proprio futuro lavorativo.

Un piano finanziato dalla Regione, che consente al Comune di affidare i servizi culturali e turistici per la fruizione di alcuni dei monumenti più importanti della città, come l'area archeologica di Turris Libisonis e il complesso monumentale di Monte Agellu, oltre ad altri servizi di informazione turistica, nelle fiere, allo sbarco delle navi da crociera e il coordinamento di eventi di valorizzazione del nostro patrimonio come Monumenti Aperti.

Il Partito Sardo D'Azione di Porto Torres, attraverso il suo gruppo consiliare, propone di annullare il bando in autotutela. "Chiederemo immediatamente nelle sedi istituzionali che tali servizi siano prorogati all'Ati costituita dalle cooperative turritane - dichiara Adriano Solinas, segretario Psd'Az - in attesa della definizione di un nuovo bando, il quale dovrà contenere reali requisiti oggettivi". I consiglieri sardisti Bastianino Spanu e Alessandro Pantaleo ritengono che i criteri individuati non tengano conto di due fattori: "Il possesso da parte dell'Ati della convenzione per la fruizione del complesso monumentale di Monte Agellu, che consente lo svolgimento del servizio solo a chi è detentore di quest'ultima, e la valutazione della competenza acquisita sul campo in oltre vent'anni di attività quotidiana". Inoltre un'eventuale riassunzione dei sette lavoratori in un'altra società "arrecherebbe comunque un grave danno a chi ha dimostrato di voler provare a investire sulla promozione del territorio".
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