Mandato in archivio il verdetto di primo grado per Paolo Enrico Pinna, condannato dal Tribunale dei Minori di Sassari a vent'anni di carcere per gli omicidi dello studente Gianluca Monni di Orune e per Stefano Masala di Nule, l'attesa è per il 18 aprile davanti al gup di Nuoro.

Sarà il giudice Claudio Cozzella a dover decidere o meno il rinvio a giudizio di Alberto Cubeddu, cugino di Pinna e ritenuto dagli inquirenti coinvolto a pieno titolo nel duplice delitto dei due giovani.

Cubeddu, residente a Ozieri, non sarà il solo a doversi presentare in aula. Sotto accusa per minacce a un testimone Francesco Pinna, zio di entrambi gli indagati per il delitto, Antonio Zappareddu, di Ozieri, per il possesso di un fucile ma non coinvolto nel duplice omicidio.

Di minacce è accusato a Nuoro anche Paolo Pinna. Il presunto assassino di Nule, diventato maggiorenne, avrebbe infatti a più riprese minacciato un ragazzo di Orune, Pier Giorgio Massaiu, con ripetuti messaggi inviati su WhatsApp per recuperare la pistola che gli era stata portata via quando venne percosso da un gruppo di ragazzi del paese.

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