L'acqua è arrivata in quasi tutta Burcei, nella parte bassa del paese la situazione sembra normalizzata. Si soffre di più nella parte più alta dell'abitato. Dopo una settimana di pesantissimi disagi la situazione fa comunque ancora paura, tanto che il sindaco Simone Monni e la Giunta minacciano le dimissioni.

È da anni che il paese vive in una condizione di continua emergenza, con la rete idrica che scoppia con frequenza, lasciando i rubinetti di Burcei a secco. Tanti anche gli incontri, pure recenti con Abbanoa. In un documento si legge che «a seguito dei continui disservizi e di una situazione divenuta ormai insostenibile che, tra le altre cose, determina il pericolo di gravi ripercussioni anche sulla salute pubblica, causata dalla ormai cronica mancanza d’acqua, il Sindaco e la Giunta stanno valutando seriamente la possibilità di rivolgersi al Prefetto e rassegnare le dimissioni».

La nota prosegue così. «Decisione sicuramente non presa a cuor leggero ma maturata e ragionata, visti tutti gli sforzi profusi a cercare soluzioni che sinora, purtroppo nonostante ci siamo dimostrati collaborativi oltre le nostre competenze,non hanno determinato il raggiungimento del risultato sperato».

«In questi mesi», segnala la Giunta, «abbiamo lavorato a diverse soluzioni che, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo sottoponiamo all'attenzione di tutti:

- interlocuzioni telefoniche costanti e numerose, diurne e notturne con responsabili e tecnici di Abbanoa;

- numerosi incontri nelle diverse sedi istituzionali;

- reperibilità telefonica h 24 dei componenti dell’amministrazione.

Di tutti gli interventi promessi nel breve periodo a oggi non si vede nulla, se non qualche intervento tampone utile solo a illuderci che l’acqua possa tornare ad essere quello che dovrebbe essere, ovvero un diritto e dunque un servizio continuativo».

E, poi ancora: «Il sindaco e la Giunta hanno lavorato continuamente affinché questo problema giungesse a soluzione in tempi ragionevoli. Tra gli accordi presi possiamo ricordare l’impegno di Abbanoa a bonificare e utilizzare le fonti presenti in paese, per tamponare eventuali disservizi della condotta principale, e l’impegno a impermeabilizzare definitivamente la condotta principale, con la conseguente risoluzione definitiva delle perdite che avvengono ormai giornalmente. Fatta salva la disponibilità degli operatori di Abbanoa, l’unica azione tangibile, però, è la presenza di un’autobotte che in teoria dovrebbe sopperire alle esigenze di un intero paese. In realtà questa azione tampone è risultata totalmente insufficiente».

«Come sempre l’amministrazione ha lavorato al massimo delle proprie competenze per garantire il servizio dovuto a tutti i cittadini», segnala. «Alla luce di queste brevissime considerazioni però, riteniamo che nonostante il nostro continuo impegno, visto lo stato dell’arte, non possiamo non valutare seriamente di rassegnare le dimissioni, considerando che tutti gli sforzi profusi da parte nostra non hanno portato alla soluzione di un problema che noi per primi pretendiamo venga risolto».

«È una decisione difficile perché sappiamo essere supportati dalla maggioranza dei cittadini che non ci hanno fatto mancare la loro vicinanza, consapevoli di chi realmente ha la responsabilità di questa situazione (ovvero Abbanoa), a fronte dei soliti e pochi personaggi noti che non perdono occasione nel tentativo di screditare l’impegno e il lavoro dell’amministrazione con notizie false e tendenziose divulgate consapevolmente (e questi soggetti non sono scusabili) e non consapevolmente (a questi invece va la nostra umana comprensione). Sino all’ultimo minuto, comunque, sarà garantito il nostro impegno e anche domani saremo, come Giunta comunale, sotto il palazzo di Abbanoa per continuare la nostra protesta che come sempre sarà sicuramente civile ed educata ma non per questo meno forte».

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