L’agognato porto turistico nella zona di Agumu, un polo sportivo a Bacchixeddu, una serie di misure che dovrebbero garantire lo sviluppo socioeconomico di Pula per i prossimi dieci anni, e un incremento della popolazione di almeno 3mila abitanti: il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Puc. Dopo il via libra dell’Aula, l’iter di adozione proseguirà ora con la pubblicazione nel Buras, e i 60 giorni necessari per dare la possibilità a enti, portatori d’interesse e cittadini di presentare le loro osservazioni, che poi verranno analizzate nel tavolo di copianificazione della Regione. Negli ultimi vent’anni non c’è stata programmazione urbanistica che lo contemplasse, anche se le ubicazioni non sono mai state le stesse, ma sul porto turistico di Agumu, l’amministrazione guidata dal sindaco Walter Cabasino sembra crederci davvero.

“Con questo tassello potremmo dare ulteriore slancio alla dotazione dei servizi turistici di prim’ordine che caratterizza il nostro territorio. Il porto è stato studiato in maniera tale da costituire oltre un punto d’interesse anche un crocevia per i diversi tipi di flussi turistici: sarà connesso al resto del paese grazie a un percorso viario, e si svilupperà in un’area di circa 60 ettari, con uno specchio acqueo di 18 ettari per accogliere sino a 650 imbarcazioni. Nell’area sono previsti, inoltre, 928 posti letto e una parte dedicata al rimessaggio e alla cantieristica”.

Nel Puc, prevista la programmazione di nuovi spazi per le attività artigianali, e il via libera alla riconversione dei fabbricati ai fini turistico-ricettivi. Nelle zone agricole, si punta a dare impulso all’imprenditoria di settore garantendo la possibilità di realizzare tutte quelle attività collaterali e complementari del mondo rurale, come agriturismi, alberghi rurali, agri campeggi oltre la fascia costiera, punti di ristoro. “Quando nel giugno 2022 ci siamo insediati, abbiamo ritenuto opportuno apportare delle modifiche al documento programmatorio, coerentemente e in linea con il programma di mandato che avevamo proposto ai cittadini – spiega Cabasino -, il vecchio Piano di Fabbricazione risalente al 1989, proponeva una città con ampie aree di espansione residenziali dislocate accanto alla Strada statale 195, e si orientava nella direttrice che conduce verso Nora da una parte, e al di là del fiume dall‘altra. Una crescita che ora più che mai appare fuori contesto, sproporzionata e irrazionale, avulsa da ogni logica che sia compatibile con una visione rigorosa dell‘ utilizzo del territorio. Con questo Puc puntiamo a tutelare conservare il patrimonio che ci è stato affidato, e a migliorare sostenibilità e della vivibilità del territorio”.

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