«A Burcei manca l’acqua da tre giorni: stanchi di essere trattati da cittadini di Serie B»
Lo sfogo di un lettore: «In un paese che può definirsi civile non si può stare così tanto senza potersi fare una doccia»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cara Unione,
sono ormai le 4 del mattino, perché a quest'ora non è più pertinente dire notte. Sono davanti al rubinetto del mio cucinino, mentre osservo sconsolato l'ultima goccia d'acqua della cisterna di scorta che lentamente va a sparire nello scarico. La finestra aperta, da dove si sente la calura ancora appiccicosa di un'altra nottata estiva.
Qua a Burcei, tra le montagne del Sarrabus, siamo abituati ai disagi: forse fa parte del nostro dna. Ho davanti la esosa prima bolletta di Abbanoa, incurante dei disagi che noi burceresi dobbiamo sempre subire, come alzarsi la mattina, quando il sole non è ancora sorto, lavorare tutto il giorno sotto il stesso, magari in un cantiere edile o tra i campi o a fare asfalto in mezzo a una calura che ti fa mancare il respiro. Tutti lavori che noi non vediamo come una costrizione, ma come un privilegio, vista l'endemica penuria del lavoro che la nostra beneamata Costituzione, recita essere un diritto.
Dopo una giornata estenuante, tornati a casa, dalle facce tristi dei nostri familiari, capiamo che anche oggi non ci possiamo fare la tanto sospirata doccia. Per poi chiamare il numero verde di Abbanoa e, dopo 46 interminabili minuti di una orrenda musica robotica, ci sentiamo dire dalla corrucciata voce della operatrice «Se l'acqua vi serve aspettate». E io con garbo e rispetto verso il prossimo, caratteristica di noi montanari, rispondo: «Grazie signorina, buonasera».
Guardo per l'ultima volta la bolletta di Abbanoa, vado in camera e spengo la sveglia. Ormai si è fatta l'ora di far riscaldare il vecchio motore diesel della mia macchina di ormai un quarto di secolo e, con ancora l'acre odore della fatica del giorno prima, dirigermi al mio posto di lavoro, pensando che in un paese che si definisce civile non si può stare tre giorni di fila senza acqua a fronte dei salassi che Abbanoa infligge a chi ha la sola colpa di essere un cittadino onesto, che spesso non si può nemmeno permettere il lusso di lamentarsi. Tranne quando, preso dall'esasperazione durante una notte insonne, trova il tempo di farsi portavoce di una popolazione laboriosa e stanca di essere trattata come cittadini di Serie B.
Con il nostro compassato garbo e rispetto, scrivo più che per rabbia, per disperazione o forse è meglio dire, rassegnazione: sono tre giorni che a Burcei manca l'acqua.
Lettera firmata (*)
(* le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)
***
Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)