Prima di tutto far riavviare la produzione nello stabilimento di Portovesme e far ripartire la fonderia di San Gavino.

Poi bisogna valutare quale sia realmente il progetto di riconversione che la Glencore vorrebbe avviare alla Portovesme srl: quanto costerà in tema di salute pubblica?

Quindi occorre fare il punto sulle bonifiche di cui sino a oggi si è parlato davvero poco e, infine, capire se nel futuro della fabbrica di Portoscuso possano esserci alternative pubbliche alla gestione svizzera.

Sono questi i quattro punti su cui dovrà cimentarsi il gruppo di lavoro costituito dopo l’ultimo vertice che ha visto riuniti Governo, Regione, Comune e sindacati.

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