Ortacesus, giornata conclusiva per la rassegna “Nel nome del Pane”
Gran chiusura dell’ottava edizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oggi, domenica 28 luglio, gran chiusura dell’ottava edizione della rassegna "Trexenta nel Nome del Pane” organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Ortacesus con il supporto della Regione, dell’Unione dei Comuni della Trexenta, dell’Agris, del Gruppo di azione locale (Gal) Sole Grano Terra, dell’Ente Pro Loco Italiane (Epli) e delle Pro Loco di San Basilio, Senorbi, Suelli, Guamaggiore, Siurgus Donigala, Gesico, Ussana, Pimentel, Sestu, Guasila, Soleminis, Barrali ha come obiettivo la valorizzazione e la diffusione della cultura e delle tradizioni locali legate al pane della Trexenta.
Questo il programma della giornata: alle 18, nel Museo del Grano, i laboratori sulla lavorazione della pasta di pane e cottura nel forno a legna. Le Pro Loco saranno le grandi protagoniste della giornata con l’esposizione delle varie tipologie di pane locale, accompagnate dall'esposizione artistica e dal concorso di pittura. Alle 19:30, per le vie del paese, si terrà la rappresentazione teatrale "Saludi e Trigu" messa in scena dalla compagnia "I Barbariciridicoli" di Ottana che intratterrà i presenti e li accompagnerà verso la conclusione della giornata, alle 21.30, con una cena preparata dallo chef Gianfranco Argiolu.
Durante la rassegna sarà possibile degustare nuovamente la birra artigianale "Marduk" all'interno del Museo del Grano. La manifestazione sarà accompagnata da una selezione musicale di qualità, che offrirà un'esperienza unica, unendo tradizione, cultura e gastronomia. «Questi appuntamenti – sottolinea la sindaca Maria Carmela Lecca - sono molto importanti in paesi come il nostro, a vocazione agricola, perché aiutano a mantenere vive le nostre tradizioni e avvicinano le nuove generazioni alla scoperta delle tradizioni del nostro territorio che hanno segnato le vite dei loro genitori e di conseguenza fondato le comunità in cui viviamo. Ma sono molto importanti anche perché ci permettono di farci conoscere e apprezzare dai turisti che, venendo a visitare il nostro paese, si sentiranno accolti e potranno godere di un territorio ricco di sapori e di tradizioni».