Un pezzo di Sardegna ha attraversato il mondo quest’estate. Dario Boi, 15 anni, nipote di Fernando Boi – figlio di Esterzili emigrato in continente ma profondamente legato al paese natale –, ha portato la sua terra fino a Ji’ning, in Cina, dove dal 7 al 16 agosto si sono svolte le Olimpiadi Internazionali delle Scienze della Terra (IESO). Tra 120 giovani di 30 Paesi diversi, Dario si è distinto conquistando oro nella International Team Field Investigation (ITFI) e argento nell’Earth System Project (ESP), diventando il più giovane partecipante dell’intera manifestazione.

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Dietro le medaglie, c’è la storia di un legame profondo con il suo paese d’origine. Ogni estate, Dario torna ai piedi del monte santa Vittoria, nella casa di via Lanusei, costruita negli anni Trenta dai nonni Adolfo e Filomena, respirando l’aria delle colline, il silenzio dei vicoli e l’eco della comunità che lo ha visto crescere. «La scorsa estate sono rimasto un mese e mezzo con i nonni – racconta –. Quest’anno avrei voluto esserci anche per la sagra, ma questo impegno mi ha portato lontano».

Studente dell’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie a Civitavecchia, Dario ha superato con successo le gare regionali del Lazio e si è piazzato terzo alle nazionali, guadagnandosi il diritto di rappresentare l’Italia insieme ad altri tre ragazzi.

La sua performance in Cina non ha deluso: rigore scientifico, spirito di squadra e curiosità lo hanno portato a eccellere nelle prove più complesse, confermando il talento che lo aveva già distinto a livello nazionale.

E così il trionfo di Dario va oltre il valore accademico. È una celebrazione delle radici, del legame tra emigrati e paesi d’origine, della forza di una comunità che cresce attraverso le storie dei propri giovani.

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A Esterzili, tra Civitavecchia e Fiumicino, il nome di Dario riecheggia come simbolo di determinazione e passione: non solo uno studente che vince medaglie, ma un ponte tra il piccolo paese dell’entroterra sardo e il mondo intero.

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E così la scienza e lo studio possono portarti lontano, ma le radici – la casa, i nonni, la comunità – restano il punto da cui tutto prende forma. Dario Boi non ha solo portato l’Italia sul podio mondiale: ha portato Esterzili. E con sé, il futuro di tutti quei ragazzi che credono nei sogni, nella curiosità e nel valore del proprio territorio.

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