Le stelle della Sartiglia, simbolo di tradizione e identità oristanese, brilleranno presto anche in una nuova veste grazie al progetto “Museo a cielo aperto”, che compie un nuovo passo dopo le brocche appese in corso Umberto. Un percorso che affonda le radici nei primi anni Duemila, come ha ricordato il sindaco Massimiliano Sanna, quando l’iniziativa muoveva i primi passi mentre lui ricopriva l’incarico di assessore alla Cultura.

Il nuovo tassello del museo urbano è stato presentato questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo Campus Colonna. L’intervento prevede la realizzazione di 65 stelle di diversi colori, con i relativi supporti, destinate a essere appese lungo via Eleonora d’Arborea, proprio a ridosso di via Duomo, il cuore simbolico della giostra. Un collegamento fisico e simbolico che rafforza il legame tra lo spazio urbano e uno dei riti identitari più sentiti della città.

Il progetto, promosso dal Comune di Oristano in collaborazione con l’Istituto tecnico industriale Othoca e finanziato dalla Fondazione di Sardegna, ha coinvolto gli studenti della classe 4F indirizzo informatico. Durante la presentazione, i ragazzi hanno raccontato l’entusiasmo per un’esperienza definita “bella ma impegnativa”: ogni stella ha richiesto circa 24 ore di lavorazione, tra progettazione, stampa 3D e rifinitura, mettendo alla prova competenze tecniche, organizzazione e lavoro di squadra.

All’incontro erano presenti il dirigente scolastico Serafino Piras, docenti e studenti protagonisti dell’iniziativa e, tra gli ospiti, anche l’ex dirigente dell’Othoca Franco Frongia, a sottolineare la continuità di un rapporto storico tra scuola e città. «È un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e mondo della scuola possa generare valore per la comunità», ha rimarcato il sindaco Sanna.

Un lavoro lungo e meticoloso che trasforma un progetto didattico in un segno urbano permanente, capace di raccontare Oristano, la sua storia e la sua Sartiglia anche fuori dal tempo della corsa.

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