Dovrà restare ancora in carcere. Secondo il Tribunale di Oristano, Giovanni Perria potrebbe essere pericoloso e potrebbe uccidere ancora. Niente domiciliari dunque per l'ex emigrato di Narbolia accusato dell'omicidio della moglie Brigitte Pazdernik, la donna di origine tedesca che nell'ottobre di un anno fa era scomparsa dalla sua casa e tre giorni dopo era stata ritrovata senza vita a Su Pallosu.

Dal 24 gennaio scorso Perria è rinchiuso a Massama. L'avvocato difensore Antonello Spada ha chiesto diverse volte gli arresti domiciliari sostenendo che non ci siano possibilità di inquinamento delle prove e che la reiterazione del reato sia quasi impossibile viste le precarie condizioni fisiche del settantottenne.

Ma non basta: prima il Gip di Oristano, poi i giudici di Cagliari e adesso la giudice delle udienze preliminari Annie Cecile Pinello hanno ribadito che Perria deve stare in carcere. Ci sarebbe il rischio che possa essere pericoloso in particolare nei confronti del fratello con cui cinquant'anni fa la moglie Brigitte avrebbe avuto una relazione. E, secondo l'accusa, proprio la gelosia e l'ossessione per il tradimento sarebbero alla base dell'omicidio.

Perria inoltre potrebbe essere pericoloso anche per un vicino di casa che la notte della scomparsa di Brigitte lo avrebbe visto uscire in macchina dal garage.

Il 3 dicembre, intanto, il gup deciderà sul rinvio a giudizio dell'ex emigrato.
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