Giovanni Perria, il pensionato di Narbolia accusato di aver ucciso la moglie Brigitte Pazdernik, resta in carcere. Il Tribunale di Cagliari ha respinto la richiesta di arresti domiciliari presentata due settimane fa dall'avvocato Antonello Spada.

Anche i giudici di Cagliari, come il gip di Oristano, ritengono che permangano il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. In particolare hanno fatto proprie le motivazioni del gip del Tribunale di Oristano che aveva ha respinto la richiesta sulla base di alcune intercettazioni in carcere in cui Perria , parlando col compagno di cella, avrebbe espresso l'intenzione di far cambiare versione alla testimone oculare che la sera della scomparsa della moglie l'aveva visto uscire e poi rientrare in auto.

L'avvocato Spada invece ha sostenuto che in quelle conversazioni Perria si sia limitato ad annuire davanti alle considerazioni del compagno di cella.

Adesso bisognerà attendere la conclusione delle indagini iniziate l'11 ottobre scorso quando Brigitte Pazdernik era scomparsa dalla sua casa di Narbolia. Indagini che tre giorni dopo sono diventate un fascicolo per omicidio visto che il corpo della donna era stato ritrovato senza vita in mare a Su Pallosu.

Sono stati effettuati minuziosi accertamenti da parte della squadra mobile di Oristano coordinata dal dirigente Samuele Cabizzosu. Poi il 24 gennaio scorso la svolta con l'arresto di Giovanni Perria, accusato di aver ucciso la moglie. L'uomo, emigrato in Germania e tornato nell'Isola, continua a ripetere di essere estraneo alla vicenda.
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