Avevano messo in piedi una banda neofascista, il Fronte legionario sardo,  che ha organizzato attentati e intimidazioni nel Nuorese, soprattutto in Baronia.  E per finanziarsi usavano rapine e spaccio di droga. 

Sono quattro gli arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), nell’ambito dell’operazione “Reazione” dell’Antiterrorismo, da parte dei carabinieri del Ros, che questa mattina hanno dato esecuzione alle misure cautelari in collaborazione con il comando provinciale  di Nuoro, lo squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna”, l’undicesimo Nucleo Elicotteri di Elmas e il nucleo Cinofili. Sono state effettuate anche undici perquisizioni a carico di altrettanti ulteriori indagati. 

Tra gli arresti spicca quello di Ananio Manca, di Torpè, già coinvolto nell’indagine per  l’omicidio del cugino Cristian Meloni, nel 2004, quando la vittima aveva solo 13 anni, e altri episodi criminali. Era lui, secondo gli inquirenti, l’aggregatore di altri soggetti con ideologia di estrema destra che facevano parte dell’associazione criminale. Come i cugini Angelo e Niccolò Sulas.  Il gruppo, secondo la ricostruzione investigativa, ha messo in atto azioni di lotta sul territorio utilizzando la violenza come forma di scontro politico.

L’indagine è partita dopo il rinvenimento, a Torpè, di un ordigno inesploso, ma ad alto potenziale, piazzato vicino a un seggio elettorale in occasione delle elezioni del febbraio 2019. 

A maggio dello stesso anno altri episodi inquietanti. Vicino ad alcuni seggi e alla casa di personalità politiche locali erano stati trovati  alcuni proiettili calibro 7.65 allegati a un volantino a firma di un sedicente Movimento Politico Reazionario (Mpr) dal testo fortemente antieuropeista, anti-immigrazione e di ispirazione di destra sovranista, che invitava la popolazione al non voto alle Europee. Venivano anche minacciati il “governo e  il parlamento”: in caso di mancata accettazione delle istanze espresse nel volantino stesso, si annunciava  “la lotta armata” attraverso “attentati alle sedi istituzionali di tutta Italia” e la diffusione di “dati e informazioni secretate dallo Stato” (al volantino veniva infatti allegata ulteriore eterogenea documentazione recuperata nel dark web).

Gli approfondimenti del Ros hanno permesso  di inserire il grave evento in un più ampio contesto delittuoso che aveva visto il territorio della Baronia come teatro di una escalation di atti intimidatori: solo nel 2019 si sono registrati  due attentati al mese nel circondario di Torpè, contro autorità politiche, sedi istituzionali, immigrati extracomunitari o semplici cittadini ai quali era stato imposto un clima di omertà per annichilire ogni forma di collaborazione con le autorità. 

Manca aveva lasciato il Movimento politico reazionario, e dopo un periodo di militanza nella formazione politica di estrema destra Ultima Legione Italia (dalla quale veniva peraltro espulso perché ideologicamente troppo estremista), aveva dato vita ad una nuova formazione politica dichiaratamente fascista, «rigidamente strutturata, destinata a dotarsi di una “milizia”, con la volontà di operare azioni violente sul territorio sul modello degli “indipendentisti corsi” chiamata “Fronte Legionario Sardo” intorno la quale aveva riunito un numeroso gruppo di seguaci», spiegano i carabinieri. 

Nelle perquisizioni di oggi sono state ritrovate anche armi: una pistola e due fucili clandestini, ma anche munizioni calibro 12.

(Unioneonline/E.Fr.)

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