Primi effetti dell’emergenza siccità in Sardegna, con la diga di Maccheronis, nel nord est dell’Isola, che chiude i rubinetti.

Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale di Nuoro, come annunciato nei giorni scorsi, ha adottato le misure restrittive per i territori agricoli serviti dalla rete consortile di Torpè, Posada, Siniscola, Budoni e San Teodoro: nell'invaso manca all'appello circa l'80% della risorsa idrica e quanto ancora presente verrà utilizzato esclusivamente per garantire l'acqua potabile.

"Un provvedimento inevitabile - spiega il presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso -. Il persistente periodo siccitoso e gli scarsi apporti idrici dei fiumi Posada e Cedrino non consentono soluzioni diverse. Per assicurare il rispetto della disposizione adottata il personale consortile provvederà, già dalle prossime ore, alla progressiva chiusura di tutti i tratti della rete irrigua, ad eccezione di quelli che alimentano i potabilizzatori a servizio dei centri abitati alimentati dal serbatoio di Maccheronis".

Per le numerose aziende agricole del territorio è stata comunque disposta la possibilità di accesso alla risorsa idrica tramite autobotti private.

La disponibilità in corrispondenza degli idranti consortili situati, per il Comune di Torpè, in Località Bellone al Potabilizzatore Comunale, in Località Nuraghe San Pietro, in località Maccheronis nel Cantiere Potabilizzatore Consortile Abbanoa. Nel territorio di Posada si potrà prelevare acqua nella località Montigradas, al potabilizzatore Comunale Posada, in località San Simone negli impianti sollevamento Consorzio di Bonifica. Per Siniscola in località Overì nell'impianto di sollevamento del Consorzio di Bonifica; in Località Santa Lucia al bivio della statale 125; in località Capo Comino sulla statale 125 al chilometro 245+800; in Località Lupareddu.

A Budoni l'acqua potrà essere prelevata in località Muriscuvoe e in località Lu Linnalvu, mentre a San Teodoro in località Franculacciu e La Runcina nella vasca di compenso consortile e in località Nuragheddu. 

(Unioneonline/v.l.)

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