Chef, artisti, volontari e detenuti: a Badu ‘e Carros “un pranzo d’amore”
Un’iniziativa nata dall’esperienza personale di Filippo La Mantia, accusato ingiustamente di concorso in stragiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Piatti preparati dagli chef Luigi Pomata, Vito Senes, Fabrizio Spanu e Sandro Cubeddu, con la collaborazione di alcuni ragazzi della Casa di Carità Arte e Mestieri di Nuoro. Per l’intrattenimento Diana Puddu (vincitrice di The Voice 2024), Benito Urgu, Maria Luisa Congiu, Luciano Pigliaru, Enzo Mugoni. E ancora tanti volontari, la “lezione” del campione mondiale Ottavio Demontis, il gran lavoro della Caritas e i prodotti Coldiretti.
Il carcere di Badu ‘e Carros questa volta alla ribalta per “l’altra cucina, per un pranzo d’amore”, undicesima edizione di una iniziativa nata dall’esperienza personale dello chef Filippo La Mantia, accusato ingiustamente di concorso in stragi. L’uomo visse sei mesi di detenzione in isolamento a 26 anni, occasione nella quale imparò a cucinare con i viveri ricevuti dai suoi parenti. Poi l’idea di un evento che in questi giorni ha toccato, oltre Badu ‘e Carros, anche la colonia penale di Mamone.
Per la direttrice del carcere nuorese Marianna Madeddu «si tratta di un evento simbolo di quanto quotidianamente si cerca di fare in tutti i penitenziari. Iniziativa nazionale, ma che dimostra come questo territorio sia sempre pronto a mettere in sinergia le forze e a vedere il carcere come tutte le componenti della società».