Per bruciare un cumulo di rifiuti nel suo terreno agricolo avrebbe dato il via all'incendio che tra il 31 luglio e il 1 agosto ha devastato i territori di Arbus e Gonnosfanadiga, mandando in fumo 2400 ettari e causando all'economia locale danni stimati intorno ai 10 milioni di euro.

Ora è ufficiale, c'è la mano dell'uomo dietro quell'incendio, e c'è anche un indagato: la sua identità è ancora segreta, si tratta del proprietario di un campo agricolo in zona Sibiri.

Il Nucleo investigativo dipartimentale del Corpo forestale ha trasmesso un dettagliato rapporto all'autorità giudiziaria che coordina le indagini.

Intanto la Regione ha annunciato che si costituirà parte civile, per chiedere il rimborso dei gravi danni patiti e degli oneri sostenuti per domare le fiamme.

L'INCHIESTA - Le indagini, coadiuvate da testimonianze e rilievi tecnici, hanno permesso ai Forestali di trovare il punto d'origine del rogo e ricostruirne la dinamica. Nelle prime ore del 31 luglio, in località Sibiri, in agro di Gonnosfanadiga, sono stati dati alle fiamme dei rifiuti: dai residui di quell'incendio, non bonificato adeguatamente, si è sviluppato il devastante rogo che, spinto dal forte vento di scirocco, ha avuto conseguenze disastrose per il patrimonio ambientale, gli immobili e il patrimonio zootecnico delle aziende agricole.

All'origine dell'incendio ci sarebbe dunque "l'imprudenza e la violazione delle prescrizioni che vietano lo smaltimento dei rifiuti col fuoco". Operazione già di per sé illecita, e che diventa ancor più grave se si pensa che lo scorso 31 luglio "è stato segnalato pericolo estremo nel bollettino previsionale della Protezione Civile regionale".

Ci sono voluti due giorni e una gran quantità di mezzi per domare le fiamme.

LE ALTRE INDAGINI - Intanto Gavino Diana, comandante del Corpo Forestale, nell'esprimere soddisfazione per il lavoro svolto dagli inquirenti, annuncia novità e sviluppi anche su altri roghi che nel corso di questa stagione estiva hanno colpito l'Isola, e dichiara che "Le indagini proseguono a pieno ritmo in tutta la Sardegna per individuare gli autori di altri importanti incendi, molti dei quali sicuramente dolosi: gli elementi finora raccolti potrebbero portare a breve a nuovi importanti sviluppi nell'attività investigativa".

IL TERRIBILE INCENDIO - VIDEO

(Redazione Online/L)

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