I carabinieri della compagnia di Sanluri oggi, da prima dell'alba, stavano cercando un latitante nelle campagne fra Samassi e Serramanna. Le forze dell'ordine lo hanno poi trovato, in un casolare diroccato, con un altro pregiudicato.

Ma poco distante hanno anche scoperto una maxi piantagione di marijuana, nascosta in un campo di granoturco. Operazione portata a termine dai militari del Medio Campidano con l'aiuto dello Squadrone Eliportato dei Cacciatori di Sardegna e da un elicottero dell'undicesimo nucleo di Elmas.

Marcello Gungui, 32 anni, disoccupato di Mamoiada, era latitante dall'11 settembre, dopo la condanna definitiva a 18 anni di carcere in Cassazione per l'omicidio dell'amico e compaesano Danilo Sella, 29 anni, del 18 dicembre 2008.

Nel casolare diroccato, in località Pimpisu, in territorio di Serramanna, c'era anche Antonio Maria Boi, 28 anni, disoccupato di Oliena. Ma c'erano anche viveri e diversi attrezzi per la coltivazione della marijuana.

I due sono stati arrestati, trasferiti al carcere di Uta e dovranno rispondere di coltivazione, produzione e spaccio di stupefacente in concorso. Inoltre ora Gungui sconterà la pena di 18 anni di reclusione per l'omicidio dell'amico.

Per ore hanno lavorato a taglio e raccolta delle migliaia di piante di marijuana i carabinieri delle stazioni di Samassi, Sanluri, Villasor, Furtei, Gesturi, Barumini e Serrenti, aiutati anche dai barracelli di Samassi e Serramanna, tutti diretti dal capitano della compagnia di Sanluri Giovanni Mureddu. Un quantitativo di droga, che, se immesso nel mercato, avrebbe fruttato un milione e mezzo di euro.
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