È morto per dissanguamento (causato dalla recisione dell'arteria femorale) il sub lombardo Andrea Sabbadini, travolto da un motoscafo in prossimità di Cala Rossa (litorale di Trinità d'Agultu).

L'incidente risale alla settimana scorsa e oggi il medico legale Francesco Serra ha effettuato l'autopsia sul corpo della vittima. L'esito degli accertamenti autoptici disposti dal procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, e dal pm Nadia La Femina sarà comunicato nelle prossime settimane, ma è stata già fornita una prima sommaria valutazione sulle cause della tragica fine di Sabbadini, un entomologo di Cremeno (Lecco).

La Procura di Tempio ha disposto una perizia tecnica per ricostruire tutti gli aspetti dell'incidente. È stato iscritto nel registro degli indagati il nome di Stefano Meloni, 71 anni, di Milano, la persona che si trovava alla guida del motoscafo che ha travolto Sabbadini. Si tratta di una iscrizione tecnica, perché ancora non è chiaro il quadro delle responsabilità.

I carabinieri della Compagnia di Valledoria stanno lavorando sul caso con attività investigative effettuate nel mare di Cala Rossa. Ieri pomeriggio un sub ha trovato sul fondale l'attrezzatura e i piombi di Sabbadini, lo stesso sub ha visto e immediatamente segnalato l'arto tranciato della vittima (la gamba destra) che si trovava vicino ai piombi. I reperti sono stati già recuperati dai carabinieri e messi a disposizione della Procura di Tempio
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