Nell’auto di Ragnedda gli oggetti di Cinzia Pinna, l’inchiesta si allarga: feste a Conca Entosa dopo l’omicidio
Serate con tanti invitati nella tenuta tra il 12 e il 23 settembre. Lunedì nuovo sopralluogo, l’assassino: «Pronto a tornare lì e a rilasciare nuove dichiarazioni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Impronte digitali, tracce organiche, effetti personali di Cinzia Pinna. È quanto hanno trovato gli specialisti del Ris nell’auto di Emanuele Ragnedda: alcuni reperti confermano la confessione dell’assassino, altri potrebbero aprire nuovi filoni d’inchiesta che coinvolgerebbero anche altre persone oltre ai due indagati per favoreggiamento.
Non ci sono tracce di sangue, il corpo della vittima non è stato nelle auto poste sotto sequestro, quella dell’imprenditore reo confesso e quella di Luca Franciosi, il 26enne indagato che chiede con forza di essere interrogato. Gli uomini del Ris hanno smontato le maniglie apriporta dell’auto per capire chi si sia seduto più volte nella Jeep di Ragnedda.
Tante persone tra il 12 e il 23 settembre sono state a Conca Entosa e sono ora nel mirino dei pm. Sono entrate in quella casa piena di tracce del delitto, Ragnedda avrebbe organizzato delle serate invitando molta gente. E ora, tra gli invitati, si sta diffondendo una vera e propria psicosi.
Oggi a Castelsardo i funerali di Cinzia Pinna, lunedì un nuovo sopralluogo a Conca Entosa. E Ragnedda dal carcere ha fatto sapere di essere pronto a ritornare nella sua tenuta per riempire i tanti “buchi” della sua confessione.
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