Era stata fermata all'uscita del negozio Oviesse di Olbia, nell'agosto del 2007.

Antonella Deiana, 56 anni, olbiese dipendente dell'azienda di abbigliamento, aveva con se una borsetta del costo di 16 euro, che, secondo i carabinieri, aveva rubato da uno scaffale.

Per questa ragione ha perso il posto di lavoro ma ieri, il Tribunale di Tempio, a distanza di dieci anni dai fatti, l'ha assolta per non avere commesso il fatto.

Sono state accolte le richieste del difensore della donna, il penalista Angelo Merlini, perché non è stata mai fornita la prova del furto.

Antonella Deiana aveva sempre sostenuto di avere acquistato la borsetta, come altri centinaia di capi trovati nella sua abitazione, con i voucher promozionali Oviesse riservati ai dipendenti.

Lo stesso pubblico ministero, Maria Antonietta Bacciu, ha chiesto l'assoluzione della ex commessa.

L'avvocato Angelo Merlini ha annunciato l'avvio di azioni legali per il reintegro nel posto di lavoro e il risarcimento dei danni.
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