Cinzia Pinna, chi è andato nella tenuta di Conca Entosa? Ragnedda fornisce i nomi agli inquirenti
L’imprenditore accusato di omicidio interrogato in carcere ribadisce alla pm: «Ho sparato per difendermi». La sua amica indagata consegna un altro telefonino agli in vestigatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Interrogatorio in carcere per Emanuele Ragnedda, arrestato per l’omicidio di Cinzia Pinna, commesso a Palau nella notte tra l’11 e il 12 settembre.
La pm di Tempio Noemi Mancini ha sentito l’imprenditore – assistito dagli avvocati Luca Montella e Gabriele Satta – nel penitenziario di Bancali.
Da quanto si apprende, nel corso del colloquio Ragnedda ha risposto a tutte le domande e avrebbe fornito i nomi di tutte le persone che avrebbero visitato nei due giorni successivi al delitto la sua tenuta a Conca Entosa, nel cui terreno è stato rinvenuto il corpo senza vita della 33enne di Castelsardo.
Nel corso dell’interrogatorio l’imprenditore avrebbe inoltre ribadito di aver sparato per difendersi da un’aggressione subìta dalla donna.
Un’altra novità nelle indagini arriva da Rosamaria Elvo, l'amica di Ragnedda indagata per presunto favoreggiamento.
La donna – assistita dall’avvocato Francesco Umberto Furnari –avrebbe infatti consegnato agli inquirenti un altro telefonino, con il quale Ragnedda avrebbe effettuato diverse chiamate. Elvo, a inizio indagine, aveva già fornito altri elementi agli investigatori, a cominciare da alcune password per sbloccare i dispositivi dell’imprenditore.
