Gli hanno affibbiato numerosi soprannomi, "Latin Lover di Cressa", "Don Giovanni" e "Principe Azzurro" e Lucio Camozza, nel 2004, era stato anche protagonista di una puntata del Maurizio Costanzo Show.

L'uomo, 64 anni, un ex broker originario di Cressa (Novara), è stato condannato dal Tribunale di Como per le presunte truffe ai danni di vedove che gli hanno intestato immobili e consegnato centinaia di migliaia di euro.

Stamattina, Camozza è stato assolto per prescrizione dall'accusa di riciclaggio. Secondo la Procura di Tempio, i "ricavi" dei raggiri messi a segno in Lombardia e Piemonte (anche ai danni di imprenditori e banche) sarebbero stati reinvestiti in Costa Smeralda e nella zona di Porto San Paolo, dove l'ex broker ha acquistato villette e appartamenti. Si parla di immobili di pregio rilevati da Camozza anche a Liscia di Vacca.

Dopo la lettura delle sentenza di prescrizione, i giudici del Collegio del Tribunale di Tempio, accogliendo la richiesta dei difensori di Camozza e dei due suoi due figli, gli avvocati Paolo Antimiani e Stefano Asaram, hanno revocato il sequestro penale di tutto il patrimonio dell'uomo. Si parla di circa tre milioni di euro di beni, che, secondo la tesi della Procura di Tempio, sono il provento delle presunte truffe contestate all'ex broker.

I fatti indicati nel capo d'imputazione risalgono a oltre dieci anni fa, la prescrizione ha cancellato il reato di riciclaggio. Le vittime, diverse decine di persone, rappresentate dagli avvocati Massimo Ambrosetti, Gianluca Aste e Luca Tamponi, a questo punto potranno tentare la via dell'azione civile per ottenere i risarcimenti.
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