Il mare ha "regalato" - si fa per dire - di tutto: compreso un giubbotto di pelle da donna, finito chissà come e quando nelle acque del Golfo degli Angeli.

La pesca miracolosa dei cento volontari che hanno aderito all'iniziativa "Puliamo la Sella", dove la sella è quella del Diavolo, stamattina ha prodotto una grande quantità di rifiuti rimossi dal mare: ovviamente buste di plastica e cicche, ma anche bidoni, parti di ombrelloni, tappi di birre, un marsupio e tubi, oltre che una recinzione metallica.

La caccia al rifiuto è scattata stamattina alle 9,30 sulla spiaggia del Poetto fino al D'Aquila, nel mare antistante Marina Piccola e in quello di fronte a Calamosca.

Tutto, a fine mattinata, è stato ritirato dalle ditte che gestiscono il servizio di Nettezza urbana per conto del Comune di Cagliari e sarà smaltito correttamente: nel quartier generale dell'iniziativa, a Marina Piccola, c'era anche l'assessore all'Ambiente, Claudia Medda.

Da oggi il mare del Capoluogo è più pulito. La campagna "Plastic free Med" nasce proprio a Cagliari, e poi andrà in tournée in Tunisia, Montenegro, Libia, Albania e Libano.

È ideata dalla fondazione MedSea (Mar Mediterraneo) in collaborazione con la statunitense Parley for the ocean, la cooperativa Golfo degli Angeli, L'Aquila kayak, Break point surf school, Tutti in sup e Centro velico Nonnis.

Per ripulire il mare sono stati utilizzati pedalò, maschere e boccagli, sup e piccoli scafi.
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