Ripetuti maltrattamenti, minacce e percosse alla convivente, anche davanti al figlio minore. Comportamenti ad opera di un trentenne cagliaritano che andavano avanti da febbraio 2014.

La polizia lo ha allontanato dalla casa familiare e disposto il divieto di avvicinamento.

I due vivono nel centro del capoluogo, e la situazione col passare degli anni si è fatta sempre più insostenibile per la donna.

Sottoposta a vessazioni quotidiane, anche in presenza del figlio minore di quattro anni. Il giovane aveva assunto nei confronti della compagna atteggiamenti possessivi, causati da eccessiva gelosia. Ne controllava gli spostamenti, le telefonava continuamente e le inviava messaggi per sapere dove e con chi si trovasse.

Numerosi gli episodi di minacce e insulti, che spesso e volentieri sfociavano anche in percosse.

Maltrattamenti continui, insomma, accertati dalla Procura.

L'inchiesta è partita da una segnalazione di un'amica della vittima. Lei ha ammesso e ha deciso di sporgere denuncia, dando il via alle indagini che hanno portato alla misura restrittiva.

(Unioneonline/L)
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