Una parete con paesaggi idilliaci e una natura lussureggiante raffigurata con piante e uccelli e, al centro, un'edicola sacra ai cui lati sono dipinte le figure dei Lari protettori della casa.

Pompei continua a regalare nuovi tesori, e a tornare alla luce è un vero e proprio "giardino incantato", impreziosito da un grande altare "custodito" da due grandi serpenti benauguranti.

Un sontuoso larario dipinto di circa 4 metri per 5, e una nuova scoperta che si inserisce nell'ambito dei lavori di consolidamento dei fronti di scavo, previsti dal Grande progetto Pompei.

Il larario, luogo riservato nella casa romana al culto dei Lari, figure che rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati defunti e che vegliavano sulla famiglia, è tra i più eleganti emersi a Pompei.

Si trova nelle pertinenze di una casa già in parte scavata agli inizi del Novecento, con accesso dal vicolo di Lucrezio Frontone.

Un'altra immagine dai nuovi ritrovamenti a Pompei (Ansa)
Un'altra immagine dai nuovi ritrovamenti a Pompei (Ansa)
Un'altra immagine dai nuovi ritrovamenti a Pompei (Ansa)

Fra le rappresentazioni più suggestive, un pavone dipinto che sembra calpestare il terreno del giardino. Al pari, l'ara dipinta al centro dei due serpenti, con le offerte - pigna e uova -, trova corrispondenza in un'arula (piccolo altare) in pietra ritrovata nel giardinetto e sulla quale ancora insistono tracce di bruciato delle offerte che servivano a onorare le divinità domestiche, a garanzia del benessere e della prosperità di tutta la famiglia.

Sulla parete opposta, invece, una scena di caccia su fondo rosso con diversi animali di colore chiaro che circondano un cinghiale nero, allusione simbolica alla vittoria delle forze del bene sul male.

(Unioneonline/v.l.)
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