Tra le figure più spaventose che popolano le leggende sarde – come Momotti, l’uomo nero, o l’Accabadora, la signora della morte – spicca anche quella di sa Pettenedda.

Si tratta di una sorta di strega, spesso rappresentata come una donna brutta e molto anziana, che vive in fondo ai pozzi e che trascorre la sua vita a pettinarsi con le sue unghie lunghissime, simili ad artigli. 

Nonostante il continuo e faticoso “lavoro”, però, la sua chioma bianca resta sempre e comunque arruffata. 

Per questo, raccontano ancora le storie di paese, sa Pettenedda sarebbe costantemente indispettita e arrabbiata.

Quanto all’origine della leggenda, si pensa che la storia sia stata inventata dalle mamme per spaventare i bimbi e tenerli così lontani dai pozzi.

(Unioneonline/l.f.)

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