La leggenda di Scultone, il Drago di Baunei
Secondo la tradizione nei tempi antichi la costa ogliastrina era il dominio di un gigantesco serpente, che venne sconfitto da San Pietro in personaTra leggende sarde con protagoniste figure mitologiche e immaginarie malvagie e inquietanti, come ad esempio Momotti, c’è anche quella di Scultone.
Scultone, il Drago di Baunei – Si tratta di un essere rettiliforme, un drago o un gigantesco serpente, che nei tempi antichi terrorizzava gli abitanti della zona di Baunei, pretendendo che questi ultimi gli sacrificassero fanciulle per placare la sua ira.
La leggenda di San Pietro – Secondo la leggenda, l’incubo finì grazie a San Pietro. Il Santo, incontrando una delle ragazze destinate al sacrificio, si impietosì e decise di liberare la fanciulla e tutti gli abitanti dal flagello. San Pietro dunque affrontò il Drago, lo afferrò per la coda e lo fece schiantare al suolo. Un colpo terribile per la bestia, che sprofondò nelle viscere della terra, creando quella che oggi è nota come Voragine del Golgo.
La chiesetta del Santo – Proprio nei pressi del luogo in cui secondo la tradizione venne sconfitto il Drago Scultone sorge oggi una chiesetta campestre, intitolata proprio a San Pietro. A pianta rettangolare è circondata da un muro di pietra e fu eretta tra il '600 ed il '700.
Su Sterru – La Voragine del Golgo, che si sarebbe originata dalla sconfitta di Scultone, è conosciuta in limba come Su Sterru o S’Isterru, che deriverebbe da "su disterru", ovvero “scavo”, “abisso”.
Si tratta di una voragine carsica (altrimenti definita “inghiottitoio”) che si trova a un'altitudine di circa 400 metri sul livello del mare e che ha il suo fondo dopo un salto pressoché verticale di circa 295 metri.
Come arrivarci – Da Cagliari si può percorrere la Statale 125 verso Villaputzu e poi proseguire verso l’Ogliastra, raggiungendo Baunei. Nella zona di Baunei un’apposita segnaletica indica la direzione per “Su Sterru – Il Golgo”.
Cosa vedere – Dal Golgo si accede alla foresta del Bacu Canale e a Pedra Longa. Con un trekking di poco più di tre chilometri si raggiunge Cala Goloritzè, ma nella zona si possono imboccare anche i vari sentieri che conducono alla scoperta delle meraviglie di tutto il Selvaggio Blu.
(Unioneonline/l.f.)