L’incontaminata e selvaggia Cala Goloritzé, testimonial di Baunei, è uno dei tratti costieri del golfo di Orosei dove mare e montagna si incontrano in perfetta armonia.

Tra i luoghi assolutamente da visitare in Sardegna.

Cala Goloritzé, meraviglia del golfo di Orosei – Un aspro e roccioso litorale che arretra dolcemente verso l’interno, in una scenografica insenatura che lascia spazio a una miriade di sassolini bianchi levigati. Il fondale è di una trasparenza surreale, le acque turchesi sgorgano da sorgenti carsiche sottomarine, rocce marmoree modellate dal tempo affiorano dal mare. Monumento nazionale “protetto” dal 1995, è la spiaggia più fotografata dell’Ogliastra, stabilmente inserita dagli utenti di TripAdvisor nella top ten delle spiagge più belle d’Italia.

Cala Goloritzé (Ansa)
Cala Goloritzé (Ansa)
Cala Goloritzé (Ansa)

Il pinnacolo calcareo di Monte Caroddi – Domina la spiaggia un’enorme guglia calcarea, alta ben 143 metri. Viene anche chiamata Monte Caroddi ed è una “perda”, un monolite calcareo ambito dai climber di tutto il mondo: presenta varie “vie” di arrampicata, la più famosa è la “sinfonia dei mulini a vento”, aperta da Maurizio Zanolla “Manolo” e Alessandro Gogna. Grazie all’eco della conquista della vetta da parte dei due famosi alpinisti (1981), la spiaggia divenne da subito meta di appassionati di free climbing, oltre a essere habitat di nidificazione del falco della regina. Attorno imponenti falesie alte 500 metri ricoperte da macchia mediterranea che profuma l’aria. Alle spalle, una foresta di lecci e corbezzoli. 

Come arrivare a Cala Goloritzè.

Percorso a piedi - Ci si arriva a piedi via terra partendo dal parcheggio di su Porteddu, sull’altopiano di Golgo, e si snoda per tre chilometri e mezzo nel Supramonte di Baunei con un dislivello di 470 metri: circa un’ora di discesa e un’ora e mezza di salita al rientro, alla portata di tutti. 

Si può anche scegliere di fare il trekking a piedi più famoso, il Selvaggio Blu, un’escursione di sette giorni che prevede parti di arrampicata e ferrata e non ha punti di ristoro. Un viaggio tra natura incontaminata e cale dal blu intenso: 50 chilometri da Santa Maria Navarrese a Cala Gonone. Solo per esperti. La traversata del golfo di Orosei ripercorre le stesse zone del Selvaggio Blu ma predilige l’immediato entroterra: è un trekking più agevole, seppure comunque impegnativo. Partenza e arrivo sono identici, i giorni di cammino cinque, con vista sulla costa orientale.

Cala Goloritzé (foto Archivio L'Unione Sarda)
Cala Goloritzé (foto Archivio L'Unione Sarda)
Cala Goloritzé (foto Archivio L'Unione Sarda)

Via mare – Via mare l’accesso è molto più agevole: si può usufruire di servizi di charter (in gruppi) e di noleggio gommoni dai porti di Arbatax, Cala Gonone e Santa Maria Navarrese. Ma con precise limitazioni sull’ormeggio e la balneazione.

Dove parcheggiare per Cala Goloritzé? – Da Santa Maria Navarrese o da Baunei si arriva in auto fino al parcheggio di Su Porteddu, lungo il tratto stradale che porta all'Altopiano del Golgo.

Quanto è lungo il sentiero a piedi per Cala Goloritzé? – Il sentiero a piedi raggiunge una lunghezza di 3,5 km. 

Per andare a Cala Goloritzé è necessario prenotare? – Sì: l'accesso è limitato a 250 persone massimo al giorno ed è richiesta la prenotazione, disponibile dall’app o dal sito Heart Of Sardinia a partire da 72 ore prima della data prevista.

Quanto costa andare a Cala Goloritzè? – Adulti: € 6.00. Bambini (<6 anni): Gratis. Anziani: € 6.00. Persone con disabilità: € 6.00. Residenti: Gratis.

Consigli utili: abbigliamento ed equipaggiamento per il trekking – Si consiglia l’utilizzo di capi tecnici, traspirabili, leggeri e impermeabili.

(Unioneonline/D)





 

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