Un luogo antico e remoto, avvolto da misteri e leggende, sorge nel cuore del Mandrolisai, in territorio di Samugheo.

È il castello di Medusa, di cui oggi restano solo ruderi, ma che un tempo si ergeva maestoso e imponente.

Secondo la tradizione fu eretto da Phorco, sovrano venuto dall’Africa e proclamatosi re di Sardegna nel III secolo dopo Cristo.

Alla sua morte, nel 253, il maniero passò alla figlia Medusa, che vi abitò per quasi trent’anni.

Donna fuori dal comune per bellezza, coraggio e attitudine al comando, Medusa aveva anche fama di jana. E la sua abilità con le arti magiche riecheggerebbe ancora tra i resti dell’antico castello, oggi quasi inaccessibile e circondato da una fitta vegetazione.

Si narra infatti che il maniero sia dimora di fantasmi e che custodisca preziosissimi tesori.

Ma chiunque abbia provato a cercarli si è sempre imbattuto solo e soltanto in pietre e mattoni.

Questo perché, dice la leggenda, all’avvicinarsi del viandante curioso, oro e gioielli celati nel maniero si trasformano in semplici sassi. E se anche la magia non funzionasse - anche questo si tramanda - a proteggere il tesoro ci sarebbero sciami di magheddas. Mosche terribili e letali, annidate nei forzieri che da tempo immemore giacciono senza padrone in quello che viene considerato uno dei posti più suggestivi e spettrali di tutta la Sardegna.

(Unioneonline/l.f.)

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