Alla scoperta delle divinità sarde nuragiche: storia e curiosità
Il culto degli antichi popoli dell’Isola, tra natura e grandi eroi guerrieriIl Sardus Pater è considerato, assieme alla Grande Madre, la principale divinità adorata dai popoli nuragici che nell’antichità abitarono la Sardegna. Ma la tradizione, tra storia e leggenda, ne ha tramandate anche molte altre.
La religione e il culto della civiltà nuragica – La civilità nuragica nacque e si affermò in tutta la Sardegna nel corso della media e tarda Età del bronzo e nell'Età del ferro (1700-700 a.C.). Con essa si affermò anche una religione considerata dagli studiosi complessa e multiforme, che affiancava il culto naturalistico della fertilità, della terra, dell’acqua e degli animali (sacri erano soprattutto il cervo e il toro) a un culto basato sulla divinizzazione di grandi eroi, conquistatori e guerrieri, e in particolare degli “Ecisti”, ovvero mitici navigatori giunti nell’Isola per fondare città e realizzare grandi costruzioni.
Le antiche divinità venerate dai sardi – Nel pantheon della principali divinità venerate dalla civiltà nuragica, citate dalle fonti antiche e in particolare dagli autori greci e latini, sono da annoverare in particolare:
- Sardus Pater: il dio-guerriero generato da Ercole che giunse nell'isola al seguito dei Libi. Il termine “Sardegna” deriverebbe proprio dal suo nome
- Dea Madre: venerata dagli antichi abitanti della Sardegna così come da tanti altri popoli del Mediterraneo, era considerata depositaria del segreto della nascita e della morte, nonché un’entità sovrannaturale in grado di propiziare, oltre alla vita, anche ricchezze, abbondanza e fertilità
- Norace: figlio di Hermes e di Erithia, condusse in Sardegna il popolo degli Iberi che fondarono la città di Nora
- Aristeo: figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, divenne re di Caralis e introdusse nell’isola le tecniche agricole e quelle per l’apicoltura
- Dedalo: secondo alcuni sbarcò in Sardegna assieme ad Aristeo, secondo altre fonti (Diodoro Siculo) assieme a Iolao (vedi più sotto). Nell’Isola ordinò la costruzione di grandi opere chiamate “Daidaleia”
- Iolao: figlio di Ificle e fratello di Ercole (dunque zio del Sardus Pater), condusse in Sardegna Tespiadi e Ateniesi, fondando città ed erigendo templi, tribunali e altri edifici
- Orgìa: divinità femminile, corrispondente alla greca Medusa, che presiedeva i pozzi e i luoghi d’acqua
- Maimone: divinità associata alla pioggia
- I Giganti: antichi abitatori dell’isola, considerati alla stregua di dei. Secondo Aristotele davanti alle loro tombe si svolgevano riti religiosi, propiziatori e taumaturgici
(Unioneonline)