Continua in tutta la Repubblica Dominicana la caccia ai due fuggitivi Yoemi Caraballo de la Cruz e suo marito Thommy Vasquez Romero, implicati nell'omicidio del pensionato di Tissi Piero Testoni, 70 anni, ex dipendente Enel, commesso il 13 ottobre scorso nella sua abitazione di Boca Chica, nota località balneare e turistica a 20 chilometri dalla capitale.

Rimane in carcere la rea confessa Arisleida Caraballo, 24 anni di Los Alacarrizos, sorella di Yoemi e cognata del Romero.

La ragazza, ex convivente del Testoni, ha accusato la giovane coppia di essere complice materiale del delitto. Le indagini sono coordinate dal colonnello Franklin Grullon Collado, direttore regionale del distretto di polizia Santo Domingo Est. Il graduato avrebbe assicurato all'opinione pubblica la cattura della coppia di fuggitivi. Centinaia di suoi uomini sono alla frenetica ricerca dei due, che compaiono in diverse foto segnaletiche nel Paese e sono state diffuse anche dai media locali.

Non sempre però la giustizia dominicana ha collaborato in vicende in cui erano vittime cittadini italiani.

Spesso si è resa protagonista di clamorosi colpi di scena, come quello che riguarda il pensionato bresciano Vittorio Giuzzi, 76 anni, ucciso a martellate la notte tra il 31 gennaio e 1 febbraio del 2018 nel suo giardino di Batista, piccolo centro dominicano di 800 abitanti. Malgrado l'esito dell'autopsia e dopo che la polizia aveva fatto arrestare come mandante (per questioni di eredità) l'ex moglie dominicana del Giuzzi e tre ragazzi locali, il giudice ha archiviato il caso come "morte per cause naturali".

Nell'isola caraibica ci sono altri omicidi di italiani ancora insoluti e avvolti nel mistero. La Repubblica Dominicana si sta rivelando sempre più spesso terra paradisiaca ma anche estremamente pericolosa. Nel frattempo Costantino Testoni, 40 anni, nipote di Piero, a brevissimo con suo cugino volerà verso Santo Domingo per recuperare la salma dello zio e portarla in Sardegna.
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