Il coronavirus rischia di mandare a gambe all'aria la prossima stagione turistica, condannando migliaia di lavoratori del settore a non percepire reddito nei prossimi mesi.

E' l'allarme lanciato dall'assessore del Turismo Gianni Chessa, che con queste premesse chiede a tutti i sindaci dell'Isola di annullare per l'anno 2020 le tasse comunali come Imu, Tasi e Tari per tutte quelle attività ricettive, artigianali e commerciali di piccole e medie imprese della Sardegna.

"A causa dell'emergenza coronavirus queste aziende non sono più in grado di sostenere i costi di queste imposte", spiega svelando che dai dati in arrivo negli uffici dell'assessorato, "risulta che circa 47mila lavoratori del settore turistico rischieranno di non percepire più un reddito nei prossimi mesi".

Secondo Chessa, "qualora la pandemia dovesse proseguire ancora per qualche mese, gli sgravi garantiti dal governo centrale potrebbero non essere sufficienti, ecco perché sarà indispensabile la solidarietà degli enti locali".

L'esponente della Giunta Solinas ringrazia infine "tutti i componenti delle forze dell'ordine, il personale sanitario e i lavoratori pubblici e privati che consentono lo svolgimento di tutte le attività di primaria necessità per la nostra Isola".

I NUMERI - In Sardegna intanto i casi continuano ad aumentare. Secondo gli ultimi dati i malati nell'Isola sono 206: oltre cinquanta ricoverati in ospedale e 152 in isolamento domiciliare. Le vittime sono due, come le persone guarite.

Quasi 1.400 i tamponi effettuati a livello regionale e di molti si attende ancora il risultato.

(Unioneonline/D)

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